Ballaman condannato a un anno: primo caso in regione nel 2010

Udine: la vicenda esplode il 1º settembre 2010 quando il Messaggero Veneto pubblica un elenco di viaggi poco istituzionali, compiuti dall’ex leghista, accompagnato da moglie e parenti, in auto blu e con tanto di autista della Regione

UDINE. È il marzo 2012 quando Edouard Ballaman, ex presidente del Consiglio regionale, ex uomo di punta della Lega, viene condannato in primo grado a un anno di reclusione e di interdizione dai pubblici uffici (pena sospesa) per l’uso privato dell’auto blu.

È il primo caso del genere in regione, scoppiato il 1º settembre 2010 quando il Messaggero Veneto pubblica un elenco di viaggi poco istituzionali, compiuti dall’ex leghista, accompagnato da moglie e parenti, in auto blu e con tanto di autista della Regione. Lui resiste un po’, poi l’8 settembre si dimette.

«La condotta posta in essere da Edouard Ballaman e inequivocabilmente accertata denota consapevolezza e volontarietà. È pacifico che nella vicenda abbia esercitato in ben 33 occasioni una vera e propria azione uti dominus (come se ne fosse il proprietario) sull’autovettura della Regione a lui assegnata, esulando da tanto sia la necessità di ragioni funzionali, connesse alle qualità rivestite, sia improvvise e imprescindibili ragioni di assoluta urgenza personale non altrimenti fronteggiabili».

Sono le parole scolpite nella sentenza, elemento cardine della motivazione di condanna emessa allora del collegio presieduto da Filippo Gulotta. Un verdetto con il quale viene accolta la richiesta del pubblico ministero, Federico Frezza, che presenta una lista di 38 viaggi, nella gran parte dei quali il giudice individua il reato di peculato.

L’abuso nell’utilizzo della vettura di rappresentanza è stato ripetuto per i giudici. Che citano esempi come quello del novembre 2009 quando Ballaman a bordo dell’auto blu, e accompagnato dall’allora fidanzata e poi moglie Chiara Feltrin, si fa portare all’aeroporto di Venezia per accogliere i parenti di lei, in arrivo dal Sud Africa per partecipare al matrimonio della coppia.

O, ancora, quando l’ex presidente del Consiglio e consorte, nel gennaio 2010, scelgono l’auto di rappresentanza per farsi portare all’aeroporto di Milano Malpensa, per volare verso il viaggio di nozze. E quindici giorni più tardi sempre dall’autista della Regione in auto blu si fanno accogliere al rientro dalla vacanza.

Anche la Corte dei conti del Fvg condanna Ballaman, per danno alle casse della Regione, e gli fa pagare un conto da poco più di 10 mila euro.

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