Azienda distrutta dal rogo: nuovi accertamenti tecnici Zoppola, la Volentieri-Pellenc sotto la lente dei periti dopo l’incendio L’ipotesi del dolo appare poco probabile, ma la fabbrica resta sotto sequestro

ZOPPOLA. Incendio alla Volentieri-Pellenc: la procura disporrà una serie di ulteriori accertamenti per risalire alle cause delle fiamme che nella notte tra martedì e mercoledì hanno distrutto l’azienda. La fabbrica che produce macchinari per la viticoltura, situata tra Zoppola e San Lorenzo, avrebbe subito danni per un milione di euro. Gli esperti dei vigili del fuoco sono al lavoro da mercoledì mattina per chiarire le origini dell’incendio, divampato dal magazzino e propagatosi su un’area ampia mille metri quadrati. Fortunatamente, i macchinari sono stati messi al sicuro dai vigili del fuoco, ma rimane da capire quando potrà riprendere la produzione. La zona è stata posta sotto sequestro per consentire i sopralluoghi dei pompieri, che proseguiranno nei prossimi giorni.
Allo stato attuale, si propende per la causa accidentale, ma non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno la matrice dolosa. L’azione volontaria, tuttavia, appare un’eventualità remota. La sede legale della Volentieri-Pellenc è a Poggibonsi, in provincia di Siena. Tra Zoppola e San Lorenzo si trova una delle sedi produttive del gruppo, in un capannone aperto trent’anni fa. Spazi che, nel corso degli anni, hanno cambiato più volte proprietà. Nell’azienda andata a fuoco lavorano dieci persone, tutte della zona.
A dare l’allarme è stata una guardia giurata. Ingente il dispiegamento di mezzi: sul posto sono arrivate diverse autopompe dei vigili del fuoco, coadiuvate in un secondo momento dai colleghi della base Usaf di Aviano. I pompieri hanno lavorato da mezzanotte e mezza alle 5 per spegnere le fiamme, alzatesi altissime nel cielo tra San Lorenzo e Zoppola. Le operazioni dei vigili del fuoco sono state seguite da diversi abitanti di San Lorenzo con apprensione e tristezza. «“E’ andato in fumo un pezzo di storia del nostro paese», ha detto una donna mercoledì mattina. Un’altra residente si era detta preoccupata per lo stop produttivo: «Qui lavorano ragazzi della zona: speriamo che l’attività possa riprendere il prima possibile».
Non è dato sapere se il capannone sia coperto da assicurazione. Qualora non fosse così, i tempi di ripresa della produzione potrebbero dilatarsi. Questo concretizzerebbe i timori dei residenti, paure legate alle conseguenze economiche che potrebbero derivare dall’interruzione della produzione alla Volentieri-Pellenc. Un gruppo, in ogni caso, tra i più importanti del settore in Italia: ci potrebbe essere anche uno sforzo della proprietà per ripartire nel minor tempo possibile.
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