Avviato il piano di sostituzione delle bombe atomiche alla base di Aviano

Le B 61-12 ammoderneranno la dotazione in cinque Paesi europei incluse le strutture militari italiane. Secondo la Federazione degli scienziati americani i vecchi modelli saranno riportati negli Stati Uniti

AVIANO. Gli Stati Uniti possiedono circa 150 bombe nucleari B61-3 e B 61-4 tra le sue scorte. Sono armi nucleari considerate non strategiche per le quali è previsto un programma di ammodernamento. Tra queste ci sono quelle che sono stoccate ad Aviano. Lo afferma il “Bulletin of the Atomic Scientists” del 2018, redatto dall’autorevole Fas, la Federazione degli scienziati americani.

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A front view of four nuclear free-fall bombs on a bomb cart.


«Circa 500 bombe tattiche B61 di tutte le versioni restano nelle scorte - si legge nella relazione -. Circa 150 di queste (versioni-3 e -4) sono distribuite su sei Basi in cinque Paesi europei: Aviano e Ghedi in Italia; Büchel in Germania; Incirlik in Turchia; Kleine Brogel in Belgio; Volkel nei Paesi Bassi».

Dal 2009 si è proceduto ad una riduzione di 30 bombe. «In circostanze normali - si legge nella relazione -, le armi sono tenute sotto il controllo del personale della Us Air Force. Il loro uso in guerra deve essere autorizzato dal presidente degli Stati Uniti. Le armi immagazzinate negli Stati Uniti sono potenzialmente utilizzate dai cacciabombardieri statunitensi a sostegno degli alleati fuori dall’Europa, inclusa l’Asia nordorientale».

Alcuni anni fa è stato annunciato un intervento di modernizzazione della forza nucleare in Europa con l’aggiornamento degli ordigni nucleari, degli aerei e dei sistemi di deposito delle armi.

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Le nuove bombe B 61-12 secondo il Bollettino saranno pronte in Europa dal 2020, mentre le vecchie bombe B 61-3 e B6-4 saranno restituite agli Stati Uniti.

«La B61-12 utilizzerà il pacchetto esplosivo nucleare del B61-4, che ha una resa massima di circa 50 chilotoni, ma sarà equipaggiato con un kit di coda guidato per aumentare la precisione» afferma ancora la relazione. Una bomba che avrà anche la conseguenza di ridurre i danni collaterali. “L’accresciuta precisione - afferma ancora il Bulletin - darà alle bombe tattiche in Europa la stessa capacità militare delle bombe strategiche negli Stati Uniti».

Resta da capire quando si completeranno queste operazioni di ammodernamento e le modalità di trasporto dei nuovi ordigni tra Stati Uniti e Aviano.

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«Il lavoro destinato all’integrazione di B61-12 sui velivoli F-15E, F-16 e PA-200 - prosegue la relazione - è a buon punto e proseguirà almeno fino al 2018 Si prevede che l’F-35A diventerà certificato nucleare con la B61-12 nel 2024».

La Nato sta anche preparando degli interventi del sistema di sicurezza per lo stoccaggio delle armi nei prossimi quattro anni. Il lavoro aggiornerà il comando, il controllo e la sicurezza su sei basi attive (Aviano, Büchel, Ghedi, Kleine Brogel, Incirlik e Volkel) e una base di addestramento (Ramstein).

Nella relazione, infine, si dice che nelle Basi aeree di Kline Brogel in Belgio e di Büchel in Germania, si è tenuta l’esercitazione nucleare annuale della Nato “Steadfast Noon”, con aerei provenienti da Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Turchia e Stati Uniti.

Notizia tenuta segreta. Fino a pochi anni fa la “Steadfast Noon”, che si svolge a rotazione, era una esercitazione di cui veniva data notizia. Poi la decisione di fare calare un velo di mistero, con l’impossibilità di venire a conoscenza di una serie di attività svolte in Europa.

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