Aviano, militari Usa a lezione di sicurezza

La Base non ha per ora innalzato l’allarme, che rimane su “Bravo” Sconsigliati i viaggi, non solo a Parigi, ma anche a Roma e Milano

AVIANO. Il 31° Fighter Wing di Aviano ha chiamato a rapporto i militari e i dipendenti Usa della base, chiamati a partecipare ad alcuni incontri nel corso dei quali, programmati per l’inizio della settimana, saranno fornite le informazioni sulla sicurezza e sui comportamenti da tenere.

Se proprio non si parla di allarme all’interno della base, siamo allo stato di una forte preoccupazione per le truppe e la struttura, considerati da sempre un obiettivo sensibile per i terroristi.

Dopo le indicazioni dell’Eucom, il comando europeo delle forze Usa, di evitare viaggi privati a Parigi, e quelle dell’Ambasciata Usa a Roma di tenersi alla larga da luoghi come San Pietro, in Vaticano, o il Duomo e La Scala a Milano, adesso il 31° Fighter Wing passa alla fase dell’informazione dei militari su come comportarsi per evitare guai.

Due gli incontri già definiti all’interno della base nei giorni di lunedì e martedì e dedicati al personale militare.

L’annuncio è comparso ieri sulla pagina Facebook di Aviano Us Air Force: l’invito è rivolto a tutti i componenti del “Team Aviano”, militari Usa, i loro familiari e i civili americani che lavorano nella pedemontana del Friuli occidentale.

Gli incontri sono due probabilmente per permettere a tutti di partecipare. Una convocazione fatta per «discutere - si legge nel post - di importanti consigli di viaggio e per condividere le migliori pratiche per proteggere sé stessi, la vostra famiglia e la vostra casa».

Il post del 31° Fighter Wing prosegue spiegando che «i rappresentanti delle diverse agenzie della base esporranno le restrizioni di viaggio in Europa, gli avvisi e le statistiche relative alla criminalità della zona, i modi per evitare di diventare una vittima e la segnalazione delle attività sospette».

Nell’invito non si fa espresso riferimento all’allerta terrorismo che da venerdì 13 sta interessando tutta l’Europa, e dall’aeroporto Pagliano e Gori fanno sapere che si tratta di «normali briefing», ma difficilmente gli incontri sono davvero scollegati dalla situazione attuale. All’indomani degli attacchi terroristici a Parigi era stato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Pordenone a stabilire una maggiore vigilanza sulle strutture Usa che si trovano nella pedemontana pordenonese. Da quando il terrorismo internazionale è diventato nuovamente un pericolo reale in Europa, la base di Aviano è considerata infatti un obiettivo sensibile. A qualche giorno di distanza dai fatti di venerdì 13, ai militari Usa e ai civili della base erano stati sconsigliati viaggi privati in Francia e particolarmente a Parigi.

Non erano stati forniti altri particolari consigli anche perché ormai da alcuni anni i militari sono invitati a rispettare misure di sicurezza, come quello di cercare di non uscire dalla base in divisa oppure di tenere comportamenti che possano attirare l’attenzione.

L’altro giorno era stato rilanciato poi anche sulla pagina Facebook della base la comunicazione della Ambasciata Usa a Roma che indicava come obiettivi di possibili attentati la cattedrale di San Pietro (possibile meta anche per i cattolici americani a partire da dicembre quando, con l’apertura della “Porta sanita” si darà ufficialmente il via al Giubileo) e a Milano il Duomo e la Scala, fornendo anche una serie di consigli sui comportamenti più opportuni, e più sicuri, da tenere nel caso di viaggi in queste città. Ieri l’ultimo allerta che ha riguardato Bruxelles in concomitanza con la situazione di allarme che ha investito la capitale belga. Nel frattempo il livello di allarme all’interno delle strutture del 31° Fighter Wing rimane fisso su “Bravo”, il secondo su una scala di cinque. Da anni ormai è così ed era stato portato a “Charlie”, il terzo, solo in seguito agli attacchi alle Torri Gemelle di New York l’11 settembre del 2001.

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