«Autodromo a Lavariano come a Tolmezzo»

MORTEGLIANO. «Ok un autodromo a Lavariano: promuoverà sicurezza stradale e uno sviluppo economico formidabile»: parola di Fabrizio “Barry” Rivellini, pilota professionista internazionale di motociclismo e anche gestore dell’autodromo di Tolmezzo.
Due titoli nazionali, istruttore di guida federale, “tester” ufficiale della Ducati e tecnico di guida sicura all’albo Fmi, Rivellini per gli allievi è un vero mito.
«Dopo il suo corso, il nostro atteggiamento in strada è cambiato», sostengono due giovani. Uno di loro, con sacrifici, perfino s’è comprato un carrello: la motocicletta soltanto in pista.
Ma lasciamo parlare Barry Rivellini: «Dirigo a Tolmezzo una piccola pista perfetta per lo scopo di promuovere sicurezza stradale e rendere accessibile la passione dei motori, con attenzione a giovani e guida sicura, sostenendo lo sport quale ottimo viatico per la sicurezza. Provare in pista, anche in modalità sportiva, è un addestramento che dà il massimo controllo del mezzo: lo dicono istituzioni e statistiche, per cui quelli che vanno in pista sono i meno coinvolti in assoluto in incidenti».
Barry racconta di utenti che «hanno abbandonato le scorribande in Sella Chianzutan: sono vite salvate».
Quanto all’indotto, «quelli che guidano non arrivano soli, ma con fidanzate e amici; sciamano poi in ristoranti e negozi, oltre a pernottare in loco. Abbiamo clienti dal Libano, dalla Russia, dagli Stati Uniti. Una pista di maggiori dimensioni a Lavariano sarebbe positiva per assunzioni e attività-satellite».
«Certo, anche a Lavariano come a Tolmezzo, potrebbero esserci criticità – ammette Rivellini –, ma mi auguro che la gente si basi su fatti e non su percezioni di parte».
Come mai favorevole a un’iniziativa concorrenziale? Passione è passione: «Diffondere – afferma il gestore dell’autodromo tolmezzino – la cultura dei motori, specialmente qui dove la domanda è infinitamente superiore all’offerta, crea interesse e opportunità per tutti». (p.b.)
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