Auto d’epoca protagoniste a Gorizia e Udine - Foto

GORIZIA. Questa volta non c’erano soltanto loro: le mitiche 500. Ma sono state aperte le “porte” anche ad altre auto d’epoca. E così, ieri mattina lungo l’isola pedonale di corso Verdi, erano fieramente schierate anche altre “vecchie signore” dell’asfalto.
Dalla Fiat X 1/9 (originalissima vettura tipo "targa", a motore centrale, prodotta dalla Fiat tra il 1972 e il 1989) alla Lancia Fulvia coupè simil-Hf (elegante e sportiva coupé, che divenne un enorme successo commerciale grazie alla bellezza della linea e all’impulso derivante dalle numerose vittorie nelle gare di rally), dall’Autobianchi A112 (utilitaria prodotta dal 1969 al 1986) alla Fiat 126 (fu l’ultima auto con motore posteriore prodotta dalla casa torinese) senza dimenticare la Fiat Uno che, nel frattempo, è diventata una vettura d’epoca e la scattante Mini (quella originale che nulla a che vedere con l’ultima “targata” Bmw).
Sì, si è rivelata un grande successo la quarta edizione del trofeo “Città di Gorizia”, gara di regolarità per auto d’epoca organizzata dall’attivissimo Fiat 500 club Isonzo, presieduto dal mossese Girolamo Minore.
Tutte le auto che hanno preso parte alla kermesse avevano una caratteristica: avevano almeno 30 anni di vita dalla prima immatricolazione.
Nemmeno il cielo grigio ha scoraggiato gli appassionati che hanno risposto all’appello. Ed è stata l’occasione per confrontarsi e parlare di quella avvolgente “passionaccia” che accomuna tante persone.
Anche perché, rispetto alle vetture d’oggi tutte plastica e centraline elettroniche, quelle macchine hanno una personalità fatta di carburatori, cromature, spinterogeni, fanali rigorosamente in vetro. La manifestazione è proseguita con la prova di abilità in via delle Chiese Antiche e con un pranzo che si è chiuso con la premiazione conclusiva.
Anche a Udine le “signore dell’asfalto” hanno messo in mostra tutta la loro storia e la loro bellezza.
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