Aumenta di oltre 2 milioni il costo di ospedale e cittadella della salute

Aumenta di oltre 2 milioni di euro il conto per la costruzione del nuovo ospedale e dalla cittadella della salute di Pordenone. L’Azienda sanitaria ha approvato la terza perizia di variante, la più costosa, per lavori imprevisti e non prevedibili nella fase di progettazione. Tempi e costo generale non cambiano, rassicura l’Aas 5.
Rinvenimenti
Nelle fasi di scavo propedeutiche alla costruzione dei due edifici, le imprese impegnate nei lavori, la Cmb di Carpi e la Polese di Sacile, hanno trovato un po’ di tutto con la necessità di eseguire ulteriori lavorazioni rispetto a quelle previste dal contratto. «Sapevamo – afferma Loretta De Col, direttore della Struttura per la costruzione del nuovo ospedale e della cittadella della salute dell’Aas 5 – che potevamo andare incontro a una serie di imprevisti nelle fasi di scavo e così è stato». La maggior parte dei rinvenimenti è stata fatta nell’area del nuovo ospedale.
Calcestruzzo
Nella fase di scavo sono stati trovati molti manufatti in calcestruzzo, alcuni anche di grandi dimensioni. Gli escavatori hanno trovato pezzi di fondazioni o sottofondazioni di vecchi fabbricati non demoliti, opere di bonifica del terreno realizzate con riempimenti in calcestruzzo, vecchi pozzi (per la dispersione nel terreno di liquidi), vasche interrate e altro.
Cisterne
Le imprese sono incappate anche in alcune cisterne interrate che contenevano idrocarburi, dismesse da tempo e non segnalate. Per questi manufatti si è reso necessario procedere alla rimozione e allo smaltimento oltre che alle bonifiche previste dalla legge. La bonifica ha riguardato anche una parte del terreno circostante che risultava contaminato.
Amianto e rifiuti
Nell’area del nuovo ospedale i tecnici hanno riscontrato la presenza di frammenti di materiale contenente amianto: come previsto dalla legge, è stato richiesto l’intervento delle ditte specializzate per la rimozione e lo smaltimento. Sempre scavando, in diversi punti sono stati trovati inerti di vario tipo: mattoni, cemento, mattonelle, metallo, asfalto, plastica e legno misto a terra. Nell’incertezza relativa alla natura e alla qualità di questo materiale, si è proceduto a una attività di indagine integrativa per classificarlo e stabilire le modalità di smaltimento. Sono risultati tutti rifiuti non pericolosi.
Cemento e pavimenti
Scavando in profondità sono stati individuati alcuni strati di ghiaia compatta, di fatto cementata, che non si è potuta rimuovere con i normali escavatori e smaltire come materiale ghiaioso. Si è dovuto procedere, quindi, con interventi di demolizione e frantumazione, utilizzando mezzi adatti, e con lo smaltimento del materiale come rifiuto. Sono state trovate nell’area del cantiere del nuovo ospedale anche mattonelle di gres che costituivano i pavimenti degli edifici abbattuti negli anni 80 per fare il parcheggio.
Bonifica bellica
Il parere del Quinto reparto infrastrutture del ministero della Difesa di Padova ha previsto l’estensione della bonifica ad alcune aree individuate dai sedimi di fabbricati preesistenti, prima escluse. I sondaggi del terreno hanno anche fatto trovare numerosi oggetti in ferro, che hanno costretto a modificare l’organizzazione delle attività di scavo. Rinvenuti pure bidoni contenenti rifiuti sanitari che sono dovuti essere smaltiti applicando modalità particolari.
Conto
Queste lavorazioni hanno previsto una spesa ulteriore di 2 milioni 109 mila 233 euro, cui va aggiunta l’Iva al 10 per cento. «Questa somma trova copertura – sottolinea De Col –, nel quadro economico complessivo dell’intervento, nelle somme accantonate per ribassi di gara». Capitolo che si va riducendo, anche se è ancora sufficiente per arrivare al completamento delle opere. —
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