Atti osceni di fronte a un’anziana Nei guai dipendente dell’ospizio

PALUZZA. Un uomo di 47 anni, residente a Sutrio e dipendente della casa di riposo “Operai e vecchi inabili Matteo Brunetti” è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per il reato di atti osceni. Secondo l’accusa, l’episodio sarebbe avvenuto nei mesi scorsi quando l’operatore socio sanitario si sarebbe “esibito”, calandosi i calzoni, di fronte a un’ospite della struttura di 75 anni. La donna, dopo aver superato lo choc iniziale per l’accaduto, ha denunciato il fatto facendo scattare le verifiche, sia interne alla casa di riposo, che da parte delle forze dell’ordine.
I carabinieri della stazione locale, congiuntamente con quelli della compagnia di Tolmezzo, dopo approfondite indagini e dopo aver effettuato tutti gli accertamenti del caso, agendo con grande riservatezza per non disturbare la serenità degli ospiti e senza ledere la professionalità degli altri dipendenti della struttura, hanno individuato il presunto esibizionista e lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria.
Il sindaco Massimo Mentil difende la struttura ricettiva. «Spiace sentir parlare della casa di riposo per questi episodi. Se quanto accaduto è vero, si tratta senza’altro di un caso isolato. La casa di riposo è importante per la nostra collettività, con la quale interagisce attraverso diverse associazioni di volontariato». Una realtà, la casa di riposo “Brunetti”, frequentata non soltanto dagli anziani di Paluzza, ma da quelli di diversi Comuni carnici e che vede una ricca interazione di eventi e di attività con le varie attività del territorio.
Il sindaco si rammarica per il disagio provato all’anziana ospite per questo increscioso fatto. Chiara Franceschini, direttrice della struttura, non vuole entrare nel merito di queste accuse e spiega che la casa di riposo osserva, per casi similari, un codice etico. «Ogni episodio merita attenzione al fine di fare chiarezza su quanto accade nel contesto della struttura, sia a tutela degli ospiti che di quella del personale dipendente». In casi del genere vengono avviate delle indagini interne che possono portare a provvedimenti disciplinari. «Al momento – prosegue la direttrice della casa di riposo – ci mancano elementi per giudicare quanto accaduto. Se le indagini sono interne saremo noi stessi a procedere, ma nel caso intervengano autorità esterne, come sarebbe accaduto in questo caso, occorrerà attendere le decisioni della magistratura prima che il consiglio di amministrazione della casa di riposo possa adottare eventuali provvedimenti disciplinari definitivi». Il dipendente comunque sarebbe stato sospeso dal servizio.
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