Atleta muore mentre corre la Mezza Maratona di Palmanova

Era quasi arrivato al traguardo: si trovava a circa 2 chilometri dall’arrivo, all’altezza di Sottoselva, quando si è sentito male. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo. Era sloveno e aveva 43 anni
Bumbaca Gorizia Infortunio campo Straccis ©Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia Infortunio campo Straccis ©Foto di Roberto Coco

PALMANOVA. La Mezza maratona Città di Palmanova, domenica 19 novembre, non ha proprio potuto essere quella festa dello sport alla quale i runners sono ormai abituati da quindici anni.

Gli animi di atleti e organizzatori sono rimasti infatti profondamente colpiti dal malore mortale di uno dei partecipanti. Miljan Slamic, atleta quarantatreenne di Nova Gorica, ha perso la vita quando era ormai quasi arrivato al traguardo.

A un paio di chilometri dall’arrivo, all’altezza della frazione di Sottoselva, si è accasciato. Immediati i soccorsi sia da parte di alcuni infermieri che partecipavano alla gara ed hanno iniziato a praticare il massaggio cardiaco, sia da parte del personale medico e sanitario intervenuto sul posto con due ambulanze, una proveniente da piazza Grande e l’altra dal vicino ospedale di Palmanova dove l’uomo, dopo i tentativi di rianimazione sul posto, è stato portato.

Inutili purtroppo gli interventi messi in campo dai sanitari. Attorno alle 12. 20 è stato dichiarato il decesso dell’atleta. Il medico del Pronto soccorso ha disposto l’autopsia per approfondimenti, esame che verrà effettuato nei prossimi giorni.

Affranti per quanto successo, gli organizzatori della manifestazione esprimono il loro dispiacere. «Nonostante tutte le misure di sicurezza a tutela della salute che si possano attuare (e i nostri standard sono addirittura superiori a quanto previsto per legge), queste sono purtroppo fatalità che possono accadere. Siamo profondamente amareggiati» commenta il presidente del gruppo organizzatore Eventi Sportivi, Luca Martina.

Da quest’anno l’attenzione per le certificazioni sulle condizioni di salute degli atleti sono incrementate. «Un atleta straniero ha dovuto presentare – precisa ancora Martina – o la certificazione medica per la pratica agonistica dell’atletica leggera o la dichiarazione di essere tesserato con una Federazione di atletica che fa parte dell’Iaaf, la Federazione internazionale di atletica leggera, tesseramento che implica tutta una serie di controlli medici».

La macchina dei soccorsi messa in campo dall’organizzazione nella citta stellata ha visto la presenza di un centro per il coordinamento dei soccorsi, di un posto medico avanzato, di due ambulanze da soccorso disposte lungo il percorso, di due biciclette dotate di defibrillatore che hanno seguito gli atleti lungo il tragitto. Il tutto affidato alla Croce Rossa.

A questi presidi si aggiunge la presenza del Bls run team, gruppo di atleti abilitati a eseguire le manovre di rianimazione. La macchina dei soccorsi era pertanto attivata, ma purtroppo per Miljan Slamic del gruppo Športno Durštvo Nanos di Podnanos, non c’è stato nulla da fare.

La notizia è stata comunicata agli amici sloveni che erano giunti assieme a lui ed è stata avvisata la sorella che ha raggiunto Palmanova. Gli organizzatori e il personale della Croce Rossa si sono messi a disposizione dei congiunti per ogni necessità.

A porgere le condoglianze della comunità, assieme a esponenti dell’organizzazione, si è recato in ospedale anche il sindaco della città Francesco Martines che ha espresso tutto il proprio dispiacere per quanto accaduto durante una manifestazione che solitamente costituisce un momento di festa e di gioia per tutti.

Alla Mezza Maratona Città di Palmanova hanno preso parte 2.600 runners, provenienti soprattutto da Veneto e Friuli Venezia Giulia, da Lombardia ed Emilia Romagna, ma anche da Austria e Slovenia.

Al gruppo di atleti che si è cimentato con i 21. 097 chilometri si devono aggiungere le 1200 persone che hanno percorso i sentieri sulle fortificazioni della non competitiva “Corro anch’io”.

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