Asse Gorizia-Monfalcone Verzegnassi guida la Lega

Candidatura unitaria e direttivo che guarda agli equilibri territoriali dopo le divisioni Il neosegretario: «Accordo raggiunto, restano da chiarire i candidati delle regionali»
Bumbaca Gorizia 14.01.2018 Fogliano congresso Lega Nord nuovo segretario Verzegnassi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.01.2018 Fogliano congresso Lega Nord nuovo segretario Verzegnassi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
FOGLIANO. Il Carroccio trova la quadra nell’Isontino. Dopo sei anni e due mandati consecutivi alla guida della Lega, finisce l’era Sepuca e inizia quella targata Verzegnassi. Una guida che si sposta da Monfalcone, patria dell’ex segretario Walter Sepuca alla sinistra Isonzo, a Farra d’Isonzo per la precisione, dove risiede il nuovo leader, Fabio Verzegnassi, eletto alla conclusione del congresso provinciale convocato, come quattro anni fa, a Fogliano Redipuglia, roccaforte di un altro leghista doc, quel sindaco Antonio Calligaris che, nei prossimi giorni, sarà chiamato a sciogliere tutte le riserve (personali e di partito) in merito a una sua candidatura in Regione.


Eletto anche il direttivo, formato dal foglianino Enzo Kermol, dai goriziani Andrea Tomasella e Franco Zotti (verde padano e giacca blu), dai monfalconesi Federico Razzini, Rosanna Tosoratti, Giancarlo Serafini e Sergio Pacor, dal gradiscano Alessandro Ballaben, dal gradese Gian Luca Marizza e dal ronchese Paolo Bearzi. Guida a Farra d’Isonzo, dunque, ma peso specifico bisiaco di non poco conto... Un congresso affollato, quello presieduto dal vicesindaco di Trieste, Pierpaolo Roberti, che è stato spinto dalle parole del deputato Massimiliano Fedriga, in “bilico” fra Parlamento e una possibile candidatura a governatore del Friuli Venezia Giulia.


C’è la consapevolezza che la Lega sta attraversa un grande momento, ma anche qualche amarezza nell’animo di chi ha dovuto fare un passo indietro nella formazione del nuovo gruppo dirigente. «È un dibattito naturale all’interno di un partito – spiega Verzegnassi – che non ha aperto, questo è importante, alcuna frattura. Si trova sempre un punto di accordo per arrivare all’obiettivo finale». Tanti volti noti nell’assise che assiste ai lavori, come Massimo Asquini, Sebastiano Callari, il sindaco di Dolegna Diego Bernardis ma anche gente comune, aficionados del Carroccio della prima ora. Alcuni pronti a correre per le regionali... «La questione candidature verrà affrontata presto, molto presto – dice il neoeletto segretario – ma ci sono ancora alcuni punti da chiarire prima di arrivare all’ufficializzazione delle stesse». Verzegnassi accoglie di buon grado la sfida del domani, convinto che le performance raggiunte a Gorizia o a Monfalcone possano essere esportate. «Siamo una forza rinnovata e coesa – aggiunge – seguiamo le direttive nazionali e possiamo essere il punto di forza per la vittoria sia a Trieste, sia a Roma».


Una candidatura unica che è piaciuta ai vertici leghisti, che vede Sepuca lasciare l’incarico. «Ho preso le redini della Lega quando era al 3% – dice il presidente del Consiglio comunale di Monfalcone – vivendo in prima persona questioni difficili, come quelle degli inquisiti in Regione (la qeustione rimborsi, ndr). Ma ho potuto fruire anche dell’elezione di Matteo Salvini, sul quale ho sempre rivolto la mia fiducia». E aggiunge: «Non siamo e non saremo più il partito costretto a chiedere l’elemosina agli altri e penso che l’arma vincente non potrà che essere l’unità del centrodestra. Chiudo questa mia esperienza con grande stanchezza accumulata sulle mie spalle – conclude Sepuca – ma soddisfatto dei grandi progressi fatti e dell’ottima rispondenza che si è generata tra la gente». Quella gente che, fra non molto, sarà chiamata a decidere. Magari, lo hanno auspicato in molti a Fogliano, con la candidatura di Fedriga alla guida della giunta regionale. «Ne ha la capacità ed i numeri», sottolinea qualcuno dal fondo della biblioteca comunale.


@luca_perrino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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