Assalto al multisala, ma commenti contrastanti

FIUME VENETO. Quelle 50 sfumature bastano per l’assalto al multisala dell’Uci Cinemas a Fiume Veneto: sei proiezioni al giorno più quella “original english” e fila alle biglietterie.
«E’ consigliata la prenotazione», dicono gentili all’ingresso del multisala. Il film più “hot” dell’anno, “Cinquanta sfumature di grigio”, ha riempito le poltrone sino all’1 nella notte di San Valentino e il genere sadomaso in formato glamour di Hollywood rigenera il business cinematografico nel Pordenonese. Non è male, in tempi di sale svuotate dalle crisi: film assolto a suon di euro.
La condanna? «Un bidone rispetto alla trilogia da best seller firmata dalla scrittrice E.L. James». E’ stata questa la stroncatura di un gruppo di liceali ai titoli di coda. Delusi sino a un certo punto.
«Comunque è un fenomeno – fa da contraltare Maida, una fan di Anastasia – da vedere». Fenomeno di massa e di costume per un film che divide critica (pollice verso), schiere di fan (milioni di “mi piace” sulle catene dei social network) e moralisti (ma l’eros è senza frontiere).
Eppure questo non ha diminuito il clamore intorno al film. La pellicola ha cifre da capogiro negli incassi.
Il cinema “bollente” del regista Sam Taylor-Johnson ha gli scatti intensi di una doppia morale sociale che divide sognatori e realisti: niente a che vedere con l’eros di “Ultimo tango a Parigi”, perché, per dirla con Mr. Gray, è «sesso alla vaniglia».
Quello che il regista Bertolucci girò a Parigi con Marlon Brando celebrò la rivoluzione sessuale, che poi era politica, degli anni Settanta. Le 50 sfumature, caso mai, preoccupano i moralisti e qualche medico di famiglia che teme un aumento di incidenti domestici “da emulazione” e comunque non smette di far parlare di sé.
Un destino prevedibile? E’ quello delle mode che ha innescato il film: frangette all’Anastasia Steele, l’eroina del film, golfini fatti in casa, camicette floreali informi. La moda sexy cambia look e la studentessa, puritana quanto basta, del film rilancia lo stile collegiale.
Nei licei a Pordenone e Sacile si vedono le prime frangette. Ma vale sempre la battuta di Mr. Grey: «Per il sesso guardo “Sex and the City”».(c.b.)
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