Asilo notturno, la prima sera aiutate già dieci persone

Da lunedì sera l’asilo notturno invernale della Croce rossa è aperto e già nella prima serata i volontari sono riusciti ad avvicinare una decina di persone, tre delle quali hanno passato la notte nelle “nuove” stanze dell’ex caserma Friuli. Negli scorsi giorni la Cri ha intensificato le uscite estendendo il servizio a sette giorni su sette, dalle 21 all’1 di notte, con l’ausilio dei volontari formati che avvicinano i senzatetto per offrire una bevanda calda, cibo, coperte e da qualche giorno anche la possibilità di dormire al riparo. In totale i posti letto a disposizione all’ex caserma sono 13, nove per i maschi, suddivisi in due camere, e un’altra stanza che può accogliere fino a quattro femmine, per consentire la necessaria riservatezza. Gli ospiti sono entrati alle 21 e sono usciti alle 8. 30 del mattino di ieri, con la possibilità della colazione e una doccia calda. «Abbiamo avvicinato una decina di persone, italiane e straniere, tre delle quali hanno poi accettato l’accoglienza – informa la Cri di Udine – e già per stasera (ieri, ndr) abbiamo ricevuto la richiesta da parte di una persona italiana di dormire alla Friuli, che doveva prima recuperare le sue cose». I volontari lunedì sera hanno effettuato il giro – che tocca diversi punti della città anche quelli più sensibili tra cui ospedale, autostazione e stazione dei treni – e si tratta di personale formato, che cerca di costruire, attraverso l’empatia, una relazione con queste persone per riuscire ad avvicinarle. «L’obiettivo dell’unità di strada è quello di “agganciare” le persone senza dimora presenti nel territorio udinese per poi motivarle a intraprendere un percorso di inclusione sociale – spiegano alla Cri –, percorso che varia da persona a persona e che ha tempi di risposta diversi». Le azioni di aiuto alle persone che vivono in strada sono orientate al metterle nella condizione di scegliere, di considerare l’aiuto oltre che nel senso classico di fornitura di cibo, vestiario, o coperte, ma anche «come supporto di elementi di consapevolezza e partecipazione alla propria vita e alla propria salute». Cri ricorda che all’asilo notturno si accede in autonomia, su invio di richiesta da parte dei servizi sociali e accompagnati dalle unità di strada, e anche gli udinesi sono chiamati a a segnalare la presenza di persone in difficoltà rivolgendosi alla Croce rossa. Presente lunedì sera per un sopralluogo anche l’assessore alla Sanità Giovanni Barillari, che si è recato intorno a mezzanotte alla ex caserma Friuli. «Apprezziamo e siamo grati alla Cri per il servizio messo a disposizione in appena 48 ore – ha precisato Barillari –, con qualità e tempestività che porta un grande aiuto ai servizi sociali del nostro Comune». —
G.Z.
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