Artigianato e lusso la Scuola merletti lancia sul mercato una linea d’artista

La collezione firmata Celiberti sarà presentata entro giugno L’80% delle vendite finisce fuori Gorizia. Spedizioni in Brasile



Il merletto a fuselli diventa d’autore. A fine primavera la Fondazione Scuola Merletti di Gorizia presenterà una collezione di gioielli ispirata ai disegni del maestro friulano Giorgio Celiberti. Con l’interpretazione eseguita dalle maestre e dalle allieve, fa un ulteriore passo in avanti l’attività delle merlettaie goriziane. Ad annunciare la novità è Carlo Del Torre, presidente della stessa Fondazione.

Che l’unione di tradizione artigianale e arte porti al mercato del lusso è cosa nota e infatti è su questo punto che insiste la realtà goriziana. La speciale collezione è in fase di realizzazione e gli eleganti pezzi per il momento sono top-secret. Per vederli bisognerà attendere ancora qualche mese. Verranno svelati presumibilmente tra la fine di maggio e i primi di giugno. Il programma di lancio prevede anche una trasferta a Roma. Per il momento, il solo annuncio ha stuzzicato la curiosità degli amanti del bello e dei gioielli.

All’apertura dello show-room nella zona pedonale di corso Verdi la produzione era prettamente amatoriale, ma, fin da subito è apparso chiaro che si doveva passare a un livello professionale e proprio in questa direzione ha lavorato negli ultimi anni il consiglio d’amministrazione. «Fino a non molto tempo fa avevamo un problema di produzione – ammette il presidente Del Torre –. Non riuscivamo a fornire nemmeno il negozio di corso Verdi. Ora però abbiamo risolto il problema anche perché, dopo la prima fase, abbiamo capito quali pezzi sono i più richiesti e ci stiamo concentrando su quelli». Superfluo, ma necessario, sottolineare che i pezzi più richiesti sono proprio i gioielli: collane, bracciali e orecchini la fanno da padrone. «A Natale ne abbiamo spediti anche in Brasile. L’80% delle nostre vendite è comunque destinato a fuori Gorizia», racconta il presidente.

Un’accelerazione è arrivata dopo novembre quando la Fondazione ha partecipato a “YouNique”, una mostra sull’artigianato artistico d’eccellenza in Svizzera. La vetrina di Lugano è stata importante, ma come evidenzia ancora Del Torre più importante è avere il materiale da vendere. Senza quello l’attività non avrebbe senso. «Ora studieremo un piano anche per il merletto sui tessuti, quello più tradizionale. È richiesto anche questo, ma è un lavoro da fare su ordinazione perché è molto costoso. Sono passi difficili, ma grazie ai corsi specializzati per la produzione, che abbiamo affiancato a quelli tradizionali per diventare maestre, si sta crescendo. I due percorsi hanno obiettivi diversi. La nostra speranza è di avere successo».

A dare un’anticipazione di quella che sarà la collezione “Celiberti” è l’ex direttrice Miriam Mauri. «Il progetto è nato – dice – da un incontro con il maestro. Si è reso disponibile a fare dei bozzetti da cui maestre e allieve hanno preso spunto per creare collier, bracciali e ciondoli. La linea sarà di una ventina di pezzi, uno diverso dall’altro. Non sono previste pietre preziose, ma ci saranno inserti d’oro e argento e per questo sarà necessario anche il supporto di laboratori orafi».

In attesa di scoprire i lavori realizzati sulla base dei disegni del maestro Giorgio Celiberti, il Consiglio della Fondazione ha deliberato il rinnovo del sito internet e un piano di marketing più attento al cliente ideale. In questo modo la tradizione sposa la modernità anche dal punto di vista della comunicazione. E il merletto finisce pure on-line. –





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