Arriva anche il guru della “Meritocrazia”

E’ sicuramente Roger Abravanel (nella foto) il relatore più atteso di questo pomeriggio alla cerimonia del 60.mo premio del Lavoro e del progresso economico della Cciaa di Udine. Classe 1946,...

E’ sicuramente Roger Abravanel (nella foto) il relatore più atteso di questo pomeriggio alla cerimonia del 60.mo premio del Lavoro e del progresso economico della Cciaa di Udine. Classe 1946, Abravanel è nato a Tripoli da famiglia ebraica ma ben presto si è trasferito in Italia. Laureato in ingegneria chimica a Miliano, si è poi specializzato in business administration. E stato per molti anni ai vertici della società McKinsey&Company. Dal 2008 Abravanel è conosciuto anche come editorialista, scrittore e curatore di un sito on-line. La sua opera più importante è “Meritocrazia”, arricchita ultimamente dall’opera “Regole” e ancora dalla pubblicazione “Italia, cresci o esci”. “Meritocrazia” è anche un sito internet, in cui l’autore sottolinea innanzitutto che il cambiamento in senso meritocratico della società non arriverà dall’alto «ma dipenderà dalla volontà di tanti nostri concittadini di farsi campioni del merito».

«L’Italia ha due problemi - sostiene poi Abravanel nell’altra sua opera -: regole sbagliate e cittadini che non le rispettano. È questa la causa dell’immobilità economica e sociale del nostro Paese. Le regole giuste sono sempre state alla base dello sviluppo e dell'innovazione. Bisogna rispettarle non solo per ragioni morali ma perché è un buon affare». Nella sua più recente analisi invece, Abravanel pone l’accento sulla crisi economica. «Abbiamo compreso, tutti noi italiani, che la situazione è grave. Finalmente si inizia a parlare di necessità di crescita: la vera priorità del paese. Non possiamo però illuderci che alcuni provvedimenti del governo possano risolvere per magia tutti i problemi. È da vent’anni che l’Italia non cresce. È dunque necessaria una trasformazione di cui ancora non si è capita la portata».

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