Arredi pordenonesi per la cucina della dacia di Putin

Ha arredato la cucina nella dacia di Putin a Gorki 9: Gianbattista Celotto fa business negli showroom di Mosca, San Pietroburgo, Vladivostock e non solo. Con due aziende leader, “Spazio Italia” e “Spazio Celotto”, ha conquistato il “coté” privato degli oligarchi a colpi di qualità made in Pordenone & NordEst, alla faccia della crisi. Giovane, grintoso e con l’hobby della cucina, nello showroom sulla Moscova mette a tavola 17 dipendenti russi, ucraini e molti amici. «Promuovere il made in Italy è una mission prioritaria – ha spiegato Celotto, 48 anni, che ha radici pordenonesi doc e coraggio imprenditoriale -. Esportiamo un’offerta che copre tutta la filiera dell’arredo domestico. Ci sono commesse importanti anche nel settore industriale».
La dacia presidenziale di Putin è un gioiello spalmato su 9 mila metri quadrati e la cucina è una classica “Old line”, di legno massiccio laccata beige e foglia d’oro. Un po’ Hollywood e un po’ Versailles come piace ai russi: le misure dei fornelli sono state prese da mister Celotto a telefonino spento e con i “bodyguard” alle costole. Per una reggia sul mar Nero ha misurato e riempito guardaroba grandi come un mini-appartamento. Dacie, regge e altro. “Spazio Celotto” ha arredato 4 mila metri quadri di uffici per due importanti aziende di Mosca, Mi e Kamu che producono elicotteri e si sono fuse.
«L’ottanta per cento del mio tempo lo passo in Russia – ha confermato l’impegno Celotto -. Ho cominciato l’avventura nell’ex-Urss nel 2005, dopo che l’azienda di famiglia ha chiuso l’attività a Brugnera». Si è reinventato il mestiere e ha moltiplicato il business di un pool di aziende che rappresenta. La “Fm bottega d’arte” di Zenone degli Ezzellini si è trovata in bilancio l’export dei mobili moltiplicato verso l’Est, affidandosi alla “cura Celotto”. Quella che si dice in due parole: qualità e stile. Un altro bersaglio centrato: l’arredo della villa del governatore di Krasmodar, sul mar Morto. «Vendiamo ai negozi con “Spazio Italia” e serviamo direttamente gli studi di architettura con “Spazio Celotto” – ha spiegato l’imprenditore -. Il business italiano fa forte e la concorrenza è alta: bisogna essere più veloci, per batterla. Quello che non deve succedere di fronte alla crisi è avere paura e immobilizzarsi. Il mercato offre sempre spiragli, per vincere i periodi neri». Per chi fosse scettico, a “Kristalia” di Brugnera sta crescendo il fatturato. «Ha creato un mercato migliore, che la premia – ha valutato Celotto, pronto a tornare a Mosca -. Quello che vale sempre, per avere successo, è mantenere le caratteristiche di correttezza e affidabilità».
Chiara Benotti
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