Archi in pietra, sul web fioccano le segnalazioni

AVIANO. Stanno catalogando centinaia di archi in pietra, ma quanti effettivamente siano ancora presenti e in quali epoche siano stati realizzati lo si saprà soltanto al termine di un lavoro impegnativo e certosino, promosso dall’amministrazione comunale di Aviano, col vicesindaco e assessore alla cultura Sandrino Della Puppa, e dalla commissione cultura che presiede.
La catalogazione. Con la catalogazione di tutti gli archi in pietra sul territorio (lavoro coordinato dall’architetto Catia Pozielli) ci si prefigge di ultimare, in tempi brevi, il censimento di un ricco patrimonio di particolare rilievo storico-architettonico e artistico, tuttora esistente sul territorio. «Sul sito internet comunale ogni settimana arrivano diverse segnalazioni – afferma Pozielli – Provengono da avianesi e riguardano gli archi in pietra della via in cui abitano, ma anche da associazioni culturali». Sodalizi come le Pro loco, la Sompradese e il Circolo Gahagi di Giais. Quest’ultimo ha fotografato tutti gli archi in pietra del borgo.
La collaborazione. L’iniziativa sta incontrando la fattiva collaborazione degli avianesi, segno dell’interesse riscosso. Con la riscoperta del valore di questi “simboli” di un’architettura dalle peculiari caratteristiche, emergono anche scorci di storia locale, rievocati dalle date talora scolpite sulle chiavi di volta. «Nell’immediato vogliamo conservare gli archi, valorizzandone i periodi che rappresentano – sottolinea Pozielli – Stiamo compilando un’apposita scheda per ogni arco, in collaborazione con il Centro regionale di catalogazione e restauro di Villa Manin a Passariano».
La storia. Sino agli anni Sessanta Aviano era costruito con case in sasso, dotate di archi in pietra, alcune risalenti al 1400 come l’antica canonica di Giais, ahimé abbattuta. Numerose abitazioni provviste di archi hanno fatto la stessa fine, sostituite da moderni appartamenti. Le dimore in pietra salvatesi molte volte versano in precarie condizioni, come il mulino Wasserman di Marsure, che rischia di crollare o essere abbattuto. Nel gruppo di lavoro attivato dalla commissione cultura con l’architetto Pozielli operano i colleghi Fabrizio Padoan, Danilo Gant e lo stesso vicesindaco e ingegnere Della Puppa. La catalogazione degli archi durerà ancora per diversi mesi. Nel frattempo, tutti gli avianesi potranno segnalare i manufatti sul sito web comunale (www.comune.aviano.pn.it) con documentazioni e immagini. A cominciare dal portale gotico del castello di Aviano.
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