Aprilia Marittima: “vela” per disabili

Latisana: allestita la prima imbarcazione attrezzata Il prototipo “Evo16” presentato in un incontro a Lignano

LATISANA

Sea4all, ovvero il mare per tutti. Si chiama così il progetto portato avanti assieme dalla Lega Navale di Aprilia Marittima - Lignano Sabbiadoro – Udine e l’associazione Fai sport e rappresentato concretamente da “Evo16” un’imbarcazione a vela allestita in Aprilia e resa completamente fruibile in autonomia da persone disabili: dalla passerella di accesso all’imbarcazione, alla coperta, dalla sottocoperta alla postazione di comando, ogni spazio e ogni accessorio è a misura di una persona con disabilità per permetterne la fruizione in totale autonomia senza la necessità di avere a bordo un normodotato.

«Questo progetto si rivolge a un ben definito utente, il disabile motorio, in particolare affetto da paraplegia, per il quale spesso il campo della navigazione risulta inaccessibile – ha spiegato il presidente della Delegazione della Lega Navale di Aprilia e Lignano, Francesco Marcolin nel corso di un convegno ospitato nella Terrazza a mare di Sabbiadoro giovedì scorso - lo scopo di questo lavoro è stato quello di realizzare dei sistemi che permettano non solo di migliorare l’accessibilità e la governabilità di un’imbarcazione da diporto da parte dell’utente disabile, ma soprattutto di rendere il disabile il più autonomo possibile nella gestione di tali problematiche».

Nello specifico gli allestimenti realizzati con la collaborazione dello studio design di Marco Lostuzzi, la Seaway technology slovena e la facoltà di architettura dell’Università di Udine, hanno riguardato due modelli di imbarcazioni (una a motore e una a vela) già esistenti sul mercato «e adesso – ha aggiunto Marcolin - con la collaborazione dell’associazione Fai sport verranno applicati ulteriori adattamenti per riuscire a estendere alla persona con disabilità il piacere della navigazione come soggetto attivo quindi con la possibilità di governare la barca e non più solo passivo, come ospite a bordo».

Durante il convengo di giovedì scorso alla Terrazza a mare è emerso come nel settore nautico si sia fatto molto per quanto riguarda le piccole imbarcazioni utilizzabili da persone disabili per la singola giornata quali derive e catamarani, ma molto poco per quanto riguarda le barche a vela e ancor meno per le barche a motore da utilizzare per periodi più lunghi: «L’idea di “Evo16” è quella di concepire un prodotto adattabile durante l’uso, pertanto regolabile e fruibile dal massimo numero di utenti, basandosi sul concetto che se un prodotto è fruibile da un’utenza “debole” produrrà dei benefici funzionali in termini di usabilità anche alla cosiddetta utenza normodotata divenendo un prodotto “for all”. Non va assolutamente prodotta un’imbarcazione riconoscibile come “destinata a disabili”, ma al contrario una serie di soluzioni progettuali la cui elevata fruibilità degli spazi di bordo e le ampie aree di manovra rendano appetibile il prodotto all’intero mercato nautico»«

Fai sport di Udine con il presidente Giorgio Zanmarchi e la Lega Navale hanno anche sottoscritto un protocollo d’intesa da attuare già dai prossimi mesi per coinvolgere nelle uscite in mare ragazzi e persone disabili dell’associazione, «a tal proposito - sottolinea Francesco Marcolin della Lega Navale – diversi nostri soci hanno già dato la loro disponibilità a ospitare in barca i ragazzi dell’associazione».

Paola Mauro

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