Apre la “stanza delle mamme”

È stata l’associazione Lilliput a finanziare l’opera ricavata nel reparto di Neonatologia dell’ospedale di Udine
Udine 18 Febbraio 2016 donazione ass Lilliput pediatria Petrussi Foto Turco Massimo
Udine 18 Febbraio 2016 donazione ass Lilliput pediatria Petrussi Foto Turco Massimo

UDINE. Sei anni fa era solo un sogno, oggi la “stanza delle mamme” è una realtà all’ospedale di Udine, resa possibile dal volontariato e dalla determinazione di tante famiglie che hanno voluto aiutare i genitori dei bambini ricoverati nel reparto di Patologia Neonatale.

Finalmente la stanza delle mamme è stata completata e, finiti gli ultimi collaudi, entro un paio di settimane, potrà essere utilizzata dalle mamme che hanno i figli ricoverati in Neonatologia per stare accanto ai loro piccoli.

La camera, con quattro posti letto, è stata ricavata all’interno di un ex studio medico, opere edilizie, impianti e arredi sono stati finanziati dall’Associazione Il paese di Lilliput, che ha ideato il progetto.

La consegna dell’opera si è tenuta al padiglione Petracco durante una cerimonia cui erano presenti il primario Luigi Cattarossi e il commissario straordinario del Santa Maria della Misericordia Mauro Delendi. Da quest’ultimo è giunto un plauso all’attività dell’Associazione e alla tenacia con cui è stato concepita e portata avanti l’opera.

Non una vicenda semplice, ha chiarito la presidente dell’associazione Marianna Zanetti, visto che il progetto ha impiegato sei anni per decollare ed è rimasto a lungo impigliato nella palude della burocrazia. Era necessario raccogliere i fondi, oltre 25 mila euro e ottenere dall’Azienda ospedaliero universitaria le autorizzazioni.

«Il progetto e gli adempimenti burocratici sono stati affidati all’architetto Raffaella Maccagno che si è impegnata all’interno dell’associazione lavorando a titolo gratuito per il restyling della stanza – anticipa la Zanetti –. Fondamentale anche l’apporto di Matteo Pizzutti che ci ha permesso di ottenere gli arredi a prezzo di costo. Quindi le persone che attraverso le loro donazioni ci hanno finanziati».

Fondamentali anche i contributi forniti dall’Unione nuoto che ha organizzato iniziative come il Memorial Carlo Lesa per raccogliere i fondi necessari, quindi il Rotaract e il Mosaics&more che ha organizzato a dicembre un’asta di beneficenza e ha devoluto il ricavato all’Associazione.

Proprio dalla Mosaics&more è nato il laboratorio di mosaico che ha coinvolto una quindicina di bambini e che ha permesso di creare una grande opera musiva. Si tratta di un albero stilizzato con le foglioline e i cuori: le radici rappresentano il ventre materno, l’albero è il cordone ombelicale con le sue ramificazioni che rappresentano la vita. Il pannello è stato collocato all’ingresso del reparto.

L’associazione Il paese di Lilliput, nel frattempo, si è già mobilitata per il prossimo progetto. «Intendiamo raccogliere fondi per acquistare un materassino total body di cui il reparto di Neonatologia è sprovvisto – premette Zanetti – si tratta di un’apparecchiatura del valore di 18 mila euro che risulta fondamentale per evitare il danno ipossico – ischemico nei bambini che, al momento della nascita, presentano alcune lesioni».

L’Unione nuoto si è già attivata sostenere il progetto, il resto potrebbe arrivare dai versamenti del 5 per mille e dalla vendita di bomboniere per comunioni, battesimi, cresime o matrimoni che i volontari confezionano.

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