Apre la “stanza delle mamme”

UDINE. Sei anni fa era solo un sogno, oggi la “stanza delle mamme” è una realtà all’ospedale di Udine, resa possibile dal volontariato e dalla determinazione di tante famiglie che hanno voluto aiutare i genitori dei bambini ricoverati nel reparto di Patologia Neonatale.
Finalmente la stanza delle mamme è stata completata e, finiti gli ultimi collaudi, entro un paio di settimane, potrà essere utilizzata dalle mamme che hanno i figli ricoverati in Neonatologia per stare accanto ai loro piccoli.
La camera, con quattro posti letto, è stata ricavata all’interno di un ex studio medico, opere edilizie, impianti e arredi sono stati finanziati dall’Associazione Il paese di Lilliput, che ha ideato il progetto.
La consegna dell’opera si è tenuta al padiglione Petracco durante una cerimonia cui erano presenti il primario Luigi Cattarossi e il commissario straordinario del Santa Maria della Misericordia Mauro Delendi. Da quest’ultimo è giunto un plauso all’attività dell’Associazione e alla tenacia con cui è stato concepita e portata avanti l’opera.
Non una vicenda semplice, ha chiarito la presidente dell’associazione Marianna Zanetti, visto che il progetto ha impiegato sei anni per decollare ed è rimasto a lungo impigliato nella palude della burocrazia. Era necessario raccogliere i fondi, oltre 25 mila euro e ottenere dall’Azienda ospedaliero universitaria le autorizzazioni.
«Il progetto e gli adempimenti burocratici sono stati affidati all’architetto Raffaella Maccagno che si è impegnata all’interno dell’associazione lavorando a titolo gratuito per il restyling della stanza – anticipa la Zanetti –. Fondamentale anche l’apporto di Matteo Pizzutti che ci ha permesso di ottenere gli arredi a prezzo di costo. Quindi le persone che attraverso le loro donazioni ci hanno finanziati».
Fondamentali anche i contributi forniti dall’Unione nuoto che ha organizzato iniziative come il Memorial Carlo Lesa per raccogliere i fondi necessari, quindi il Rotaract e il Mosaics&more che ha organizzato a dicembre un’asta di beneficenza e ha devoluto il ricavato all’Associazione.
Proprio dalla Mosaics&more è nato il laboratorio di mosaico che ha coinvolto una quindicina di bambini e che ha permesso di creare una grande opera musiva. Si tratta di un albero stilizzato con le foglioline e i cuori: le radici rappresentano il ventre materno, l’albero è il cordone ombelicale con le sue ramificazioni che rappresentano la vita. Il pannello è stato collocato all’ingresso del reparto.
L’associazione Il paese di Lilliput, nel frattempo, si è già mobilitata per il prossimo progetto. «Intendiamo raccogliere fondi per acquistare un materassino total body di cui il reparto di Neonatologia è sprovvisto – premette Zanetti – si tratta di un’apparecchiatura del valore di 18 mila euro che risulta fondamentale per evitare il danno ipossico – ischemico nei bambini che, al momento della nascita, presentano alcune lesioni».
L’Unione nuoto si è già attivata sostenere il progetto, il resto potrebbe arrivare dai versamenti del 5 per mille e dalla vendita di bomboniere per comunioni, battesimi, cresime o matrimoni che i volontari confezionano.
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