Apre in Friuli la stagione della caccia: in azione novemila doppiette

Al via tra le proteste delle associazioni animaliste che ne chiedono l’abolizione. Scattano le multe per chi spara non rispettando le distanze minime da case e vie

UDINE. Apre, domenica 15 settembre, la stagione venatoria. In cinquemila in provincia di Udine sono pronti alla caccia al fagiano e alle anatre (salgono a 9 mila in tutto il Fvg). Tra le proteste - sia a livello nazionale che locale - delle associazioni animaliste.

Come la Lav che lotta per la sua abolizione e l’Enpa che ha chiesto al governo «una stretta» visto che in tutta Italia «ci aspettano cinque mesi di spari che causeranno milioni di vittime tra le specie selvatiche».

La stagione chiuderà, infatti, il 31 gennaio. Dalla giornata di avvio, 30 agenti di Federcaccia in regione, di cui 15 in provincia di Udine, saranno pronti a vigilare sul rispetto delle norme in materia.

Come sottolinea il coordinatore regionale per il servizio di vigilanza Federcaccia, Salvatore Salerno, i cacciatori devono rispettare l’obbligo di tenersi a distanza di almeno 100 metri da fabbricati, case ed edifici adibiti a posto di lavoro e di 50 metri da vie di comunicazione ferroviaria e da strade.

È vietato sparare in direzione di stabili, case e strade da una distanza inferiore di 150 metri. «In caso di mancato rispetto di questi obblighi – riferisce Salerno – il cacciatore non solo sarà multato con una sanzione di 206 euro ma dovrà pure presentarsi davanti alla commissione disciplinare con il rischio che gli venga sospesa la licenza di caccia per un determinato periodo».

L’attività venatoria, si ricorda, non è consentita nelle oasi di protezione, nelle zone di ripopolamento e cattura e nelle foreste demaniali. Per garantire il rispetto della normativa, lo svolgimento delle operazioni in totale sicurezza e la prevenzione e repressione dei possibili reati, Federcaccia ha predisposto un piano di controlli sul territorio ed è a disposizione con i propri agenti, che possono essere contattati al 331/3504109.

«Una presenza di grande importanza – sottolinea il presidente di Federcaccia Paolo Viezzi –, con persone qualificate, aggiornate e dotate di automezzo di servizio ben identificabile».

«Riceviamo frequenti richieste di informazioni su caccia, ambiente e zoofilia – aggiunge Salerno –, quest’ultimo settore molto delicato. In primo piano, per noi, resta la sicurezza a tutela di chi non esercita l’attività venatoria e dei cacciatori rispettosi della legge».


 

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