Apre il casello per il mare: sarà la fine delle code?
Due grandi ali di gabbiano che puntano verso il mare di Lignano e Bibione. Sembra il simbolo di un “volo” sopra le code del traffico ed è la forma architettonica del nuovo casello autostradale di Latisana che dalle 22 di venerdì sera dovrebbe risolvere le chilometriche code che si sono verificate durante ogni estate.

di Renato D’Argenio
LATISANA.
Due grandi ali di gabbiano che puntano verso il mare di Lignano e Bibione. Il simbolo di un “volo” sopra le code del traffico. «Un’opera d’arte» – così è stato definito il progetto dell’architetto Giovanni Caprioglio (la parte ingegneristica è di Renato Vitaliani) – che, dalle 22 di venerdì sera, sarà il nuovo casello autostradale di Latisana.
Cinquanta milioni (per l’esattezza 49 milioni 834 mila euro) di investimenti; 400 mila ore lavorate; 15 chilometri di nuova viabilità sono soltanto alcune delle cifre delle opere in cui si inserisce, appunto, anche il nuovo casello di Ronchis Latisana, sull’autostrada A4 Trieste-Venezia. La struttura sarà inaugurata ufficialmente, oggi alle 15, dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo e dal governatore della Carinzia, Gerhard Doerfler, ma sarà aperta al pubblico in serata.
Due anni e 8 mesi di lavori sono stati presentati ieri, in anteprima, alla stampa dall’assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, dal presidente di Autovie Venete, Giorgio Santuz, dall’ad Pietro Del Fabbro e dal direttore generale Enrico Razzini. «Con il nuovo casello di Latisana si avvia quindi – ha ricordato Riccardi – la legislatura delle grandi opere, delle infrastrutture di cui il Friuli Venezia Giulia ha bisogno, di cui contiamo di aprire i cantieri nei prossimi mesi e nei prossimi anni, a servizio non solo della comunità regionale ma anche dei flussi di traffico turistico e merci che vengono ad interessare la nostra regione».
Al casello sulla A4, dunque, si affiancheranno nel prossimo periodo l’apertura della bretella di connessione dal casello autostradale di Ronchi dei Legionari verso Grado (l’accesso ad Est dell’«Isola del Sole»), prevista prima della pausa estiva, ed il completamento della A28 (l’ultimo tratto tra Godega Sant’Urbano e Conegliano), che potrà entrare in esercizio entro la fine del 2009, ha assicurato a Riccardi il presidente Santuz.
Restano poi sul tappeto gli obiettivi «più grandi», più strategici, rappresentati dalla terza corsia della A4 e dalla riqualificazione autostradale della Villesse-Gorizia, i cui primi cantieri apriranno a fine 2009, mentre nelle prossime settimane, ha sottolineato l’assessore, la Giunta regionale valuterà la priorità di realizzazione delle opere viarie «esterne» alla Venezia-Trieste ma comunque considerate indispensabili per reggere l’impatto dei lavori sull’asse autostradale».
La strada 354.
Concluso il casello di Ronchis, la Regione pensa alle conseguente messa in sicurezza della strada regionale 354, verso Lignano: «Il progetto preliminare è già pronto, i lavori costeranno circa 30 milioni, da tempo stiamo riflettendo sulla copertura finanziaria», ha aggiunto l’assessore regionale. Lo studio prevede delle rotonde, la più grande al semaforo dei Picchi. Un’altra al semaforo di Latisana, mentre quello di Pertegada non sarà eliminato.
Le ali di gabbiano.
«La porta della Bassa Friulana», così è stata ribattezzata, si presenta come una grande gabbiano - simbolo di Lignano - con due ali per complessivi 130 metri, con 10 piste in uscita e 4 d’entrata (rispetto alle nove di oggi), spostato di circa un chilometro più ad Est rispetto all’attuale barriera, che sarà dismessa.
Nuova viabilità e Ferrata.
Accanto al casello è stata realizzata una nuova viabilità a servizio del sistema viario dei Comuni limitrofi, razionalizzando in tal modo gli accessi alle aree artigianali e commerciali servite dalle strade provinciali 7 e 75 (lungo la direttrice Nord-Sud) che attualmente intersecano Fraforeano e lambiscono l’abitato di Ronchis. Dall’innesto delle due provinciali prenderà origine un nuovo asse di collegamento tra Ronchis e San Giorgio di Nogaro, che sarà realizzato fino al margine occidentale del territorio di Palazzolo dello Stella. Chi percorre la Ferrata per arrivare al mare prima di Fraforeano potrà imboccare un tratto di strada che punta dritta all’incrocio delle Crosere. Tutte strade che apriranno fra un paio di mesi».
Tariffe.
«Tutte queste opere non comportano aumenti di tariffe», ha spiegato Riccardi. Altro discorso sarà la realizzazione della terza corsia.
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