Apre e domani deve chiudere Luca Martin: «Sfido il Covid»

La storia di un ventiquattrenne che ha deciso di mettersi in gioco con una nuova avventura Ieri l’inaugurazione del suo nuovo locale, “Il Salotto”, idea alla quale ha lavorato per mesi 

la storia



Perché si affrontano sfide che, all’apparenza, presentano un coefficiente di difficoltà troppo elevato? Cosa porta a guardare al di là di quello che ciascuno può vedere, oltre a un orizzonte che, nell’essere complicato da decifrare, non preannuncia nulla di buono?

Possono coniugarsi molteplici fattori quando, nonostante tutto, si decide di provarci. Non torna utile, in casi simili, neanche l’espressione gettare il cuore oltre all’ostacolo, perché la portata appare più ampia. Ci vuole coraggio, ma questo è scontato, serve credere nella forza delle idee, avere un obiettivo e lavorare per raggiungerlo. Con intelligenza, passione, metodo. Con la forza e l’entusiasmo che si hanno a vent’anni o poco più, con l’esperienza che – nonostante la giovane età – si è stati capaci di accumulare.

“Sfidando” la zona arancione – che sarà nuovamente realtà da domani – Luca Martin ieri ha inaugurato a Orcenico Inferiore di Zoppola Il Salotto”. Un visionario? No, dopo averlo ascoltato spiegare da dove nasce il suo progetto, come ha preso forma.

Certo è che va in controtendenza, l’imprenditore 24 enne di Fontanafredda con un’esperienza quasi decennale nel mondo dei locali e della notte. Apre per dover già chiudere, ma almeno ha messo un punto nel cammino cui vuole dare forma.

Un’idea che nasce da lontano. «Avremmo dovuto inaugurare a ottobre, tre giorni prima sono arrivate le chiusure – racconta –. Non ci siamo demoralizzati, abbiamo atteso che finissero le feste natalizie e alla prima occasione utile abbiamo deciso di aprire. L’inaugurazione era stata programmata da un mese, venerdì è arrivata la certezza che da domani saremo di nuovo in zona arancione, ma almeno abbiamo messo un punto. In un certo senso, ci siamo tolti un peso».

Così, ieri mattina “Il Salotto” ha aperto: all’inaugurazione è intervenuta anche il sindaco Francesca Papais che, nel complimentarsi con Martin, gli ha augurato di dare forma ai suoi sogni. Presente anche don Riccardo Ortolan, cappellano del Cro di Aviano, così come non sono mancati famiglia e amici del titolare.

Nel ringraziare i genitori, Luca Martin ha voluto esprimere gratitudine anche al suo bartender, Mirko Ciman: insieme, con la collaborazione della Fiba academy di Cordenons, hanno disegnato una carta di cocktail originale. «Grazie anche a Fabio di Athena group, con il quale ho curato l’arredamento».

Che locale sarà “Il Salotto”? «Ho cercato di proporre qualcosa che, secondo me, a Pordenone non c’era. I drink di nostra creazione sono stati pensati per stupire i clienti, per coccolarlo in un ambiente nel quale abbiamo voluto creare una comodità paragonabile a quella che regala il divano di casa. Sto trattando una collaborazione con uno chef che ha lavorato in alcuni ristoranti stellati, voglio abbinare ai drink dei piatti figli della ricerca che sappiano coniugarsi alle nostre proposte».

Guardare il domani, quando il presente è denso di nubi cupe, non è sempre semplice. Servono l’entusiasmo, la forza e il coraggio che si hanno a vent’anni, ma c’è bisogno anche di altro: credere nel proprio progetto. È la forza delle idee, che fa intravedere ciò che altri non scorgono. —



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