Appoggia la bicicletta e si lancia dal ponte davanti a un poliziotto

CIVIDALE. Ancora un dramma della disperazione, l’ultimo di una triste e lunga serie, sul ponte nuovo cividalese: nel primo pomeriggio un 88enne residente in città ha scavalcato la spalletta a monte e si è lasciato cadere nel vuoto. A nulla è valso il disperato tentativo di un poliziotto (in forza al Commissariato di Ps cittadino) che casualmente transitava in macchina nell’istante in cui l'anziano si issava sul parapetto: lanciatosi in suo soccorso, è riuscito ad afferrarlo in extremis, per il bavero della giacca, ma purtroppo senza possibilità di trattenere il corpo.
Nonostante un volo di circa 20 metri e l'impatto, violentissimo, con l'acqua non certo profonda il vecchietto non ha perso la vita; la corrente lo ha trascinato lentamente a valle, spingendolo fino alla rosta e poi giù, nella pozza sottostante. È stato lì che gli uomini del soccorso - in azione, oltre al 118, un mezzo dei vigili del fuoco - lo hanno recuperato e trasportato a riva: il cuore dell'88enne, miracolosamente, batteva ancora. Troppo gravi, tuttavia, le lesioni riportate, cui si sono ovviamente aggiunte le conseguenze della prolungata permanenza nell'acqua fredda.
Dopo ripetute manovre di rianimazione l’anziano - che i sanitari avevano, inizialmente, qualche speranza di salvare: sul posto, non a caso, pure l'elicottero, atterrato sul greto del Natisone - è spirato. Sul ponte era arrivato in bicicletta, poco prima delle 15. L’aveva accostata con cura alla balaustra, appoggiandovi sopra il bastone e i guanti: proprio in quel momento aveva scambiato poche parole con un passante, che non aveva avuto alcun sentore dell’imminente disgrazia e che, infatti, dopo averlo salutato aveva proseguito.
«Non ci posso credere», ha detto l'uomo, sconvolto, quando tornando indietro - all'incirca mezz'ora più tardi - ha scorto il nugolo di persone in attesa, con lo sguardo puntato oltre la diga, ed è venuto a conoscenza dell'accaduto. Casualità ha voluto che sul ponte transitasse, proprio a ridosso dalla disgrazia, anche la figlia dell'88enne: ha riconosciuto la bici del padre, il suo bastone. Ha visto la polizia. E in un attimo ha capito.
In loco polizia, pompieri, ambulanza ed elisoccorso, come detto; presente anche una pattuglia dei vigili urbani, intervenuti per disciplinare il traffico veicolare in concomitanza con l'arrivo dei mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine. E tanti, come ad ogni precedente, i curiosi assiepatisi lungo il parapetto: le sirene del 118 e il sopraggiungere dell'elicottero non erano passati inosservati, in città, facendo intuire a molti che un drammatico copione si era ripetuto.
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