Appello per salvare la scultura di Basaldella

Realizzata nel ’73, è scolorita e piena di ruggine. Interrogazione di Chiaradia al sindaco

Il colore originario, voluto dall’artista, non c’è più e alcune parti della scultura sono corrose dalla ruggine. Non è un bell’esempio di attenzione ai beni culturali la scultura di Dino Basaldella che campeggia nel giardino antistante l’istituto Kennedy di Pordenone. A maggior ragione perché i primi a constatare quotidianamente il degrado sono gli studenti che frequentano la scuola. Per questo motivo la consigliere del Fiume, Orsola Chiaradia, ha presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco di attivarsi con Provincia, Itis Kennedy e Soprintendenza affinché si riescano a trovare i fondi per il recupero.

La scultura, alta quasi 6 metri, è stata realizzata per l’istituto da Basaldella nel 1973 ed è un esempio di avanguardia del Novecento dell’artista friulano che, insieme ai fratelli Afro e Mirko, ha segnato un’epoca tant’è che le loro opere si trovano nei più importanti musei di arte contemporanea nel mondo.

La Chiaradia sottolinea che «in occasione del cinquantenario della scuola, l’allora preside Sonego aveva sollecitato la Provincia a chiedere alla Soprintendenza di intervenire per preservare l’opera, ricevendo una risposta negativa nonostante avesse già trovato alcuni sponsor privati disposti a finanziare il restauro». Un impegno proseguito anche dalla Zancan, che ora ricopre l’incarico, ma finora senza successo. Così non solo c’è il rischio di un ulteriore degrado, ma l’opera non viene menzionata nel sito internet dell’istituto (itiskennedy.it) proprio per le condizioni in cui versa. Da qui l’appello affinché si trovi una soluzione che permette anche di inserire la scultura in un circuito turistico regionale di musei e siti culturali. (s.p.)

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