Appello dei sindaci della sedia: va salvata la sede del Malignani

Manuela Battistutta

/ CORNO DI ROSAZZO

La storica scuola del legno e arredo di San Giovanni al Natisone, sede associata dell’Isis Malignani di Udine, è una risorsa per il territorio e va rilanciata e sostenuta, secondo i sindaci del Distretto della sedia.

I rappresentanti dei Comuni di Corno di Rosazzo, Manzano e San Giovanni si sono ritrovati in villa Nachini Cabassi, a Corno, per un incontro coordinato dal deputato Daniele Moschioni, primo cittadino del Comune ospitante, che ha visto la partecipazione del consigliere regionale Giuseppe Sibau, di Franco Buttazzoni in rappresentanza di Confartigianato, di Piero Furlani, sindaco di Manzano, di Daniele Macorig, assessore al bilancio di Manzano, e del sindaco di San Giovanni, Carlo Pali. Macorig ha sollecitato l’avvio del dibattito tra enti e associazioni di categoria a fronte di una possibile chiusura della scuola.

«L’incontro – spiega Moschioni – nasce dalla volontà di un confronto tra enti locali che diventi massima disponibilità, sostegno e apertura verso la Dirigenza scolastica regionale e del Malignani affinché già la prossima settimana si arrivi ad un tavolo di lavoro, che porti in primis alla proroga di un anno di fronte a una possibile chiusura, quindi a un progetto di rilancio della scuola di San Giovanni per il quale siamo pronti a contribuire».

Pali rileva come da questo istituto siano usciti designer, architetti e imprenditori che hanno fatto del distretto un traino regionale economico importante e come l’edificio si trovi accanto al Catas, centro di eccellenza internazionale del settore: «Inoltre con i suoi spazi, nella fase di rientro in aula, con le norme del distanziamento sociale e i numeri ridotti richiesti a causa del Covid-19, la scuola potrebbe costituire una sfogo naturale per lo stesso Malignani di Udine». Pali ricorda anche qualche numero, parlando di una decina di ragazzi iscritti alla classe prima e una quarta e una quinta classe in corso e nomina anche gli interventi concreti per favorire il rilancio della scuola quali quelli su infrastrutture, viabilità e trasporto. Citando il calo delle iscrizioni, Furlani rileva come questo non corrisponda a una crisi occupazionale di questa figura professionale, fortemente richiesta: «In particolare questo territorio ne ha bisogno per risollevarsi».

«Confartigianato – aggiunge Butazzoni – è pronta a fornire il suo supporto, magari in una campagna di rilancio della comunicazione per favorire iscrizioni e placement».

«La volontà e la coesione di intenti degli amministratori locali – conclude Sibau – è un forte monito di sensibilizzazione al livello regionale». —

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