Appalti truccati, chiesti 41 rinvii a giudizio: tutti i nomi

UDINE. C’è la costruzione di chilometri di piste ciclabili e c’è la manutenzione di strade forestali e provinciali, ci sono i lavori agli impianti sportivi e c’è la realizzazione di nuove ecopiazzole. Un appalto dietro l’altro, per un totale di quasi 3 milioni e mezzo di euro. Manna dal cielo, in tempi di crisi e concorrenza sfrenata.
Ecco perchè, piuttosto che rischiare di restare esclusi dalla distribuzione della “torta”, gli imprenditori in gara non hanno esitato ad accordarsi tra loro. All’insaputa di chi le bandiva, naturalmente, e in barba alle norme sulla disciplina dei lavori pubblici.
È sulla base di questo teorema che il procuratore facente funzioni di Udine, Raffaele Tito, ha deciso di chiedere il rinvio a giudizio di 41 persone, tra legali rappresentanti, amministratori e responsabili commerciali di una cinquantina di aziende con sede in Friuli e Veneto. Per tutti, l’accusa è di concorso in turbativa d’asta.
Gli indagati. L’inchiesta, denominata “Coffee break”, parte nel 2010 da Gorizia, dove la Compagnia e il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza avevano puntato i fari su una presunta associazione per delinquere, finalizzata a manipolare gare d’appalto per opere pubbliche nella provincia isontina e in quelle di Udine, Pordenone e Treviso.
Nei faldoni dei pm Luigi Leghissa e Michele Martorelli era confluita la documentazione di 180 procedure, per un ammontare di oltre 90 milioni di euro di denaro pubblico. Lo stralcio relativo agli appalti assegnati da enti friulani riguarda dieci gare e a passarle al setaccio è stata la sezione di Pg delle Fiamme gialle di Udine.
All’infornata goriziana (la Procura ha chiesto in parte il rinvio a giudizio e in parte l’accesso al patteggiamento), si aggiungono ora i nomi di Lorenzo Genetti, di Tolmezzo, Silvano Colle, di Sauris, Stefano Battiston, di Concordia Saggitaria, Primo Berti, di Porto Viro, Laura Bombardier, di Arta Terme, Gianluca Cargnel, di Bertiolo, Angelo Cesare, di Tarvisio, Giulio Cesare, di Coccau, Italo Cescutti, di Arta Terme, Sandro Cimenti, di Ovaro, Marica Colle, di Ampezzo, Lucillo Collino, di Tavagnacco, Antonio Comelli, di Gorizia, Manlio Luigi De Stefano, di Spilimbergo, Nicoletta Di Piazza, di Tolmezzo, Alvise Di Ronco e Valentina Di Ronco, di Paluzza, Massimo Dri, di Porpetto, Sandrino Drigo, di San Stino di Livenza, Daniele Gerussi, di Tarcento, Stefano Gori, di Tarcento, Patrizia Granziera, di Latisana, Giuseppe Guidi, di San Giorgio, Antonio Iona, di Monfalcone, Guglielmino Iona, di Belvedere di Spinello, Italo Lavia, di Martignacco, Alessio e Daniela Martini, di Claut, Licinio Florendo Mingotti, di Udine, Carlo Nolli, di Conegliano Veneto, Giacomo Parutto, di Claut, Alan Paveglio, di Codroipo, Gabriele Pecile, di Plaino, Stefano Pacifico Presello, di Fagagna, Andrea Prevedello, di Ponte di Piave, Michela Sabinot, di Basagliapenta, Sergio Tolomio, di Borgoricco, Gianni Tondo, di Venzone, Andrea Tonelli, di Sorbolo, Claudio Zago, di Ceggia, Mirko Zannier, di Tavagnacco.
Le gare d’appalto. Gli enti che bandirono le gare e che ora, nel procedimento, risultano parte offesa sono sette. Al Comune di Carlino si riferiscono quelle aggiudicate alla Nuova Geo.Mac srl di Cividale, per la costruzione della pista ciclabile di via Marano, e alla Di Piazza Vante srl per la realizzazione dell’ecopiazzola comunale (250 mila euro).
Le opere assegnate dal Consorzio boschi carnici di Tolmezzo sono la costruzione della strada forestale Nauscel-Pitim-San Giacomo in Prato Carnico alla Bidoli Gianpaolo srl di Comeglians (318 mila), la manutenzione della Truella-Malagar-Spissul in Prato Carnico alla Bombardier srl di Arta Terme (116 mila) e la costruzione di bretelle forestali e del piazzale Monte Prencis di Ovaro alla coop Agriverde piccola (31.885 euro).
I pezzi più grossi sono quelli messi in gara dal Comune di Premariacco: realizzazione della ciclovia regionale Fvg - 1 Alpe Adria (518.908 euro), andata alla Diron lavoris srl di Sutrio, e della ciclovia regionale Fvg - 3 Pedemontana e del Collio (860.136 euro), aggiudicata alla F.lli De Pra spa di Ponte nelle Alpi.
Nel mirino, poi, la riorganizzazione degli impianti sportivi (175.391 euro) assegnata dal Comune di Rivignano alla Campanotto Walter & C srl di Rivignano, la ristrutturazione della Tresemane e della Pontebbana (318 mila euro), aggiudicata dalla Provincia alla Mingotti srl di Tavagnacco, e il recupero di sorgenti per l’approvigionamento idrico di Rinch (192.503 euro) del Comune di Arta Terme alla Edil Alpi srl di Cedarchis.
Altro appalto di peso (540 mila euro) è quello aggiudicato dal Comune di Lauco per la manutenzione straordinaria della viabilità Vinaio-val di Lauco alla Spiga srl di Tolmezzo, in Ati con Gipigi srl di Claut. La pubblicazione delle gare copre un arco temporale compreso tra il settembre 2010 e l’agosto 2011.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto