Antenne, Vodafone contro Udine

La protesta dell’operatore: il regolamento comunale ostacola lo sviluppo della tecnologia 4G
Bumbaca Gorizia Romans - Antenna telefonia mobile
Bumbaca Gorizia Romans - Antenna telefonia mobile

UDINE. Un altro gestore di telefonia mobile contro il piano antenne del Comune. Questa volta è Vodafone ad alzare la voce: nonostante la volontà di investire in Fvg per portare il 4G ad almeno il 90% della popolazione, si trova davanti a degli ostacoli. Il regolamento comunale udinese, infatti, «impedisce l’adeguamento della rete e quindi blocca benefici e opportunità per cittadini, aziende e pubblica amministrazione». La compagnia telefonica, che rassicura sulle onde elettromagnetiche («le emissioni sono regolate da leggi molto rigide») è pronta a ricorrere al Tar.

A chiedere l’annullamento della delibera approvata dal consiglio comunale lo scorso 14 novembre erano stati anche Telecom Italia, H3G e Wind, tutti contestavano il regolamento e la mappa delle localizzazioni dei nuovi tralicci. La partita è ancora aperta davanti al Tar, che ha fissato l’udienza per l’8 ottobre.

«Il regolamento attuale – spiegano da Vodafone –, approvato dal Comune in autunno, è illegittimo perchè non consente di poter realizzare gli ulteriori adeguamenti della rete agli operatori. Così la tecnologia non è al pieno delle sue potenzialità. Lo sviluppo del 4G è bloccato e, tenendo conto che gli italiani ogni anno consumano il 50% di dati in più, c’è il rischio che Udine perda il treno dell’adeguamento tecnologico sia per i clienti privati, che per la pubblica amministrazione e le aziende. Noi – fanno sapere – siamo disponibili a investire e il messaggio che vogliamo dare non è quello di innescare una polemica con il Comune di Udine, ma di completare il nostro piano di investimenti che riguarda tutta Italia».

Per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico, Vodafone sostiene che «i limiti delle emissioni da antenne (Bts, Basic transmission system) imposti dalla legge italiana sono dieci volte più restrittivi di quelli dell’Unione Europea». Inoltre, un rilievo compiuto dalla Fub (Fondazione Ugo Bordoni) – un’stituzione soggetta alla vigilanza del ministero dello Sviluppo economico e che punta a individuare soluzioni innovative per la comunicazione in banda larga e le reti di nuova generazione alla luce delle nuove sfide imposte dalla convergenza tecnologica – ha evidenziato che le emissioni reali sono molto al di sotto dei limiti di legge. «Lo studio ha preso in esame Bologna – indicano dalla Vodafone – e si è visto che le emissioni (che la legge italiana fissa entro il limite di 6 volt/metro e la compagnia telefonica entro quello di 5) erano in realtà di appena 2 volt/metro. Ad oggi – continua la compagnia di telefonia – non c’è evidenza che le emissioni da antenne siano nocive per le persone. Anzi, uno studio di Iarc, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, classifica le Bts alla pari dei sottaceti e del caffè».

Il 4G rappresenta la nuova generazione della tecnologia wireless a banda larga e offre prestazioni ancora superiori rispetto al 3G/Hspa, attualmente in uso. Il 4G è basato sulla tecnologia Lte, uno standard internazionale che sarà utilizzato per le connessioni in mobilità in tutto il mondo. Per quanto riguarda le performance, il 4G permetterà di raggiungere velocità superiori ai 100 Megabyte al secondo in download (1gb al secondo, in prospettiva futura).

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