Animali del circo Orfei bloccati a San Daniele La Forestale controlla

/ san daniele
Intervento del Nucleo operativo di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale insieme a personale della Polizia locale di San Daniele al Circo Armando Orfei, in città dalla fine di ottobre, impossibilitato come tutti a uscire dal comune in ossequio alle norme nazionali di contenimento del virus.
Il personale forestale è stato accompagnato da un veterinario specializzato nelle specie selvatiche ed esotiche dell’università di Udine e da tecnici dell'Azienda sanitaria per verificare le condizioni degli animali. L’intervento si è reso necessario a seguito delle tante segnalazioni di cittadini e associazioni animaliste.
Il controllo ha permesso di verificare le buone condizioni in cui sono tenuti gli animali, tra cui cammelli, dromedari, cavalli, asini, tigri e leoni. La grande “famiglia” Orfei, con le sue trenta persone (compresi alcuni minori) e altrettanti animali, fatica a fronteggiare le necessità quotidiane.
Gli animali sono alloggiati a lato della statale 463, di fronte al prosciuttificio Dall’Ava, vanno sfamati e con le entrate azzerate, sostenere l’impegno non è semplice. Fortunatamente sono molti i sandanielesi (e non solo) che si sono attivati per dare una mano. Chi con borse della spesa, chi con balle di fieno per gli animali. Anche la Caritas diocesana di Udine si è fatta parte attiva nel sostenere il Circo. «In questo mese di permanenza a San Daniele abbiamo ricevuto anta solidarietà. La gente ci ha portato fieno, ha lasciato buste della spesa davanti alle roulotte, spesso senza nemmeno un nome» ha detto Armando Orfei, che conta sulla stessa attenzione per le prossime due settimane. Almeno fino alla scadenza del Dpcm in vigore, il 3 dicembre, quando l’artista si augura gli sarà consentito di riprendere a lavorare. E a quel punto, i sandanielesi avranno la loro “ricompensa”. Come fatto a Latisana, dove il circo in primavera è rimasto bloccato per ben 4 mesi, il circo alzerà il sipario gratuitamente per dire grazie alla città. «L’abbiamo fatto là e lo faremo qui» fa sapere Orfei che ricorda nel caso di Latisana d’aver «dato la disponibilità di biglietti omaggio, ma che pochi di questi sono stati riscattati». E non perché la gente al circo non sia andata. «In cassa quasi tutti hanno voluto pagare il biglietto, per darci l’ennesima mano, una cosa – conclude – Orfei – che ricorderemo per tutta la vita». —
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