Angelico Benvenuto: l’albero dei desideri in piazza è il confessionale degli udinesi, la gente si racconta
Più di 2 mila bigliettini appesi ai tre abeti, uno grande e due più piccoli “di scorta”, in piazza San Giacomo, a Udine, proprio di fronte alla chiesa. L’albero dei desideri è stato un successone e rappresenta la vera novità del Natale udinese.

UDINE.
Più di 2 mila bigliettini appesi ai tre abeti, uno grande e due più piccoli “di scorta”, in piazza San Giacomo, proprio di fronte alla chiesa. L’albero dei desideri è stato un successone e rappresenta la vera novità del Natale udinese. A costo praticamente zero. Il “papà” dell’iniziativa, il noto fotografo Gianfranco Angelico Benvenuto (una decina di anni fa i suoi calendari delle casalinghe divennero un “must”), si gode il boom e ringrazia il consorzio degli “Amici del centro” che ha consentito la realizzazione dell’idea.
«Magari gli altri non si aspettavano un riscontro del genere – dice Angelico Benvenuto –, invece io sono sempre stato intimamente convinto che avremmo fatto centro. Contavo sugli udinesi, sulla loro volontà di esprimere emozioni, di sentirsi vivi. L’albero dei desideri è diventato una sorta di confessionale: apartitico, apolitico, fuori dai “giri” delle persone che contano. E poi il cuore della città, la piazza più bella, danno ancora la possibilità di avere rapporti umani, cosa che nei centri commerciali, per esempio, è del tutto negata. Porto personalmente in piazza i dischetti bianchi dove si può scrivere il proprio desiderio e ogni giorno vanno esauriti, anche prima di quanto ci si aspetti. Ormai dobbiamo sistemarli uno sopra l’altro, gli alberi sono così carichi che rischiano di cadere...».
Giovani e ragazzi, famiglie e anziani, turisti e indigeni hanno tempo ancora fino al giorno dell’Epifania per lasciare il loro “desiderio” in piazza Matteotti. E domenica pomeriggio i messaggi più belli, più teneri, più particolari, più intriganti, saranno letti in pubblico. Tra qualche mese, infine, una selezionata raccolta dei bigliettini avrà l’onore di finire in un libro. Insomma si moltiplicano le iniziative attorno all’idea del fotografo Angelico Benvenuto e il consenso della gente è tangibile. «Oggi una signora mi ha detto: “passo di qua ogni giorno e mi fermo a leggere cosa scrivono gli udinesi”. Qualcuno addirittura si fa fotografare davanti agli abeti, per tenere un ricordo da mostrare ad amici e parenti. Altri si portano via il biglietto, quasi fosse un souvenir. E la cosa più importante è che nessuno si sogna di contestare quello che viene scritto. Questi alberelli di Natale sono diventati la nostra fontana di Trevi, ne sono davvero orgoglioso».
Numerosissimi e i più disparati gli argomenti e i contenuti dei desideri, ma quasi nessuno è volgare, scurrile od offensivo. C’è la bambina che vorrebbe che papà e mamma si sposassero. E c’è quella, più scafata, che chiede alla mamma di «cambiare fidanzato». Poi c’è la moglie che prega perchè suo marito «guarisca dal cancro» o chi chiede all’anno nuovo «un lavoro» o il «pagamento dei debiti».
E poi c’è la categoria dei burloni. «Vorrei conservare la patente per almeno sei mesi», scrive uno che evidentemente si è già visto “sfilare” il permesso di guida per chissà quale infrazione. E poi c’è chi vorrebbe «due fegati per poter bere di più». In piazza Matteotti c’è uno spaccato vero della società friulana, all’alba di questo 2011.
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