Androna e Giardinetto ancora in evidenza

GRADO.
Il miglior ristorante dell’Isola del Sole è l’Androna, con un lusinghiero 15/20, dove i fratelli Allan e Attias Tarlao lavorano con grande passione e molto estro. Ai fornelli c’è Attias, ma è suo fratello il “public relation man”. «Abbiamo cercato di ascoltare i consigli del curatore della Guida de l’Espresso cercando di dare nuovo impulso - racconta Allan-. Abbiamo acquisito anche un’altra realtà: il 372. Si tratta di un locale sulla nuova piazza creata nel cuore di Grado. Ma il cuore resta all’Androna. Dopo un anno di transizione, che però ci ha consentito di mantenere risultati lusinghieri, anche per quanto riguarda i giudizi dei critici, contiamo di fare un ulteriore passo in avanti. Noi cerchiamo di proporre la cucina della tradizione, ma grazie alle nuove tecniche di cottura possiamo portare in tavola cibi consoni alle richieste dei palati più delicati». Ai vertici della ristorazione isontina, con un voto di 14.5/20, c’è Paolo Zoppolatti del ristorante “Al Giardinetto” di Cormòns. Il suo volto è noto al grande pubblico per le sue innumerevoli apparizioni in tv, accanto ad Antonella Clerici, nella “Prova del cuoco”. Lo chef cormonese, che è anche uno dei quattro Jeunes restaurateurs d’Europe della regione, è un convinto sostenitore della ricerca e dell’innovazione, ma sempre nel solco della tradizione. «Sono felice del giudizio ottenuto – ci racconta –. Serve per trovare nuovi stimoli che ci consentono di arrivare al palato dei clienti. Dobbiamo lavorare, e ancora molto, in quanto negli ultimi decenni è cambiato anche il modo di mangiare. Non è una novità quella che vede anche gli italiani mangiare in fretta, mentre una volta eravamo quelli che stavano più tempo seduti a tavola. Ma la ricerca è indispensabile per poter proporre i piatti della tradizione con le nuove tecniche. Faccio un esempio: muset e brovade servito di sera, non deve risultare indigesto a chi lo mangia». Paolo Zoppolatti lavora anche nella ricerca della materie prime del territorio. «La globalizzazione del gusto ci induce a muoverci sulla nostra terra – conclude –. Io cerco di riportare nel piatto i sapori che poi restano impressi nella memoria. Il Friuli è una regione tutta la scoprire, e lo noto soprattutto dopo la mia esperienza televisiva: arrivano ospiti da tutta Italia e mi confermano che non conoscevano le peculiarità gastronomiche che siamo in grado di proporre».

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