Ancora alta la tensione al Mercatone Uno

È ancora incerto, infatti, il destino del punto vendita di via Nazionale, che rimane tra i 34 a rischio chiusura nell’ambito procedura di amministrazione straordinaria della catena, disposta dal Tribunale di Bologna.

Non pare di certo un buon auspicio, poi, che nel volantino delle offerte pubblicato sul sito web dell’azienda il negozio di Reana non compaia tra i punti vendita presenti in Friuli Venezia Giulia. Una dimenticanza? Comunque, piuttosto eloquente. Che si aggiunge ad altri segnali minacciosi, come l’esclusione del negozio dal piano di promozioni avviate in tutta Italia dalla catena di complementi d’arredo.

E se i dipendenti sono tornati al lavoro da una settimana, dopo le giornate di mobilitazione e di sciopero, è stata «una decisone sofferta, non è facile in questa fase decidere il da farsi», spiega Francesco Buonopane, della Cgil Filcams.

Rimangono, infatti, «tutte le preoccupazioni per questa situazione, per un punto vendita mezzo vuoto, dove la merce non arriva. Chiediamo – aggiunge il segretario provinciale – che il negozio sia trattato al pari degli altri 78, che Udine abbia le stesse possibilità degli altri, perché pensiamo che abbia tutte le carte in regola per rientrare in gioco».

E se il problema è l’affitto dell’immobile, che potrebbe indurre l’azienda a liberarsi dei costi di locazione, «allora è un falso problema, perché – ancora Buonopane – il proprietario si è già reso disponibile a discutere delle condizioni, ma non è mai riuscito a parlare con l’azienda».

Speranze sono riposte ora nel prossimo confronto atteso a giorni al Ministero dello sviluppo economico (Mise), che sulla vertenza Mercatone Uno ha istituito un tavolo di crisi permanente. Il confronto sarà tra i sindacati e i tre commissari straordinari che dovranno guidare l’azienda nella procedura concordataria, «da cui ci attendiamo risposte chiare e trasparenti».