Anche Ottavina si arrende: dopo 70 anni chiude la bottega dei “souvenir”

Lo storico negozio di Pradielis di Lusevera abbassa le serrande. La titolare, oggi 91enne, lascia l’attività: pochi clienti e troppe spese 
La titolare dello storico negozio di Pradielis di Lusevera, Ottavia Molaro, per tutti Ottavina, assieme al marito Giocondo Iacolutti
La titolare dello storico negozio di Pradielis di Lusevera, Ottavia Molaro, per tutti Ottavina, assieme al marito Giocondo Iacolutti

Quando in montagna chiude un negozio, un pezzo di territorio si sgretola». Ad affermarlo è Armando Coletto, amico di lunga data di Ottavia Molaro in Iacolutti, titolare del negozio “Da Ottavina” di Pradielis. La bottega, che si trova vicino alla piazza, a pochi metri dalla statale, ha chiuso. «È così che si sgretola un’altra roccia dei monti Musi – racconta Armando –. Ottavina, così chiamata da tutti, è stata un “monumento” per la nostra vallata. Giustamente, all’età di 91 anni, chiude un’esperienza lavorativa che ha iniziato negli anni Quaranta.

Alla lunga storia del suo negozio, ereditato dalla suocera Ida, mia madrina di battesimo, e al suo grande operato va il nostro ringraziamento. Lei, punto di riferimento, regina delle stelle alpine, maestra della polenta della Val Torre e testimone di vicende familiari e storiche di questi luoghi».

Nel pieno centro della frazione di Pradielis, un paesino nel comune di Lusevera, la bottega di Ottavina vendeva gadget dedicati all’Alta Val del Torre: ricordi della zona, qualche oggetto da regalo e un po’ di bigiotteria. Un’attività che affondava le sue radici nel 1920 quando la suocera Ida (già fondatrice di una sala cinematografica in paese, avvenimento che in quegli anni diede un vero respiro culturale agli abitanti) aprì un esercizio di commercio al minuto: vino, stoffe e mercerie.

Nel paesino, che negli ultimi anni conta un centinaio di famiglie e poco più di duecento abitanti, il negozio è sempre stato un punto di riferimento per la vallata, uno dei pochi esercizi commerciali della zona. Aperto negli anni Venti e chiuso all’alba del 2020 il negozio di Ottavina e Ida ha attraversato il secolo di storia e le vicende di un’intera comunità.

Molto conosciuto tra gli anni Cinquanta e Sessanta, grazie alla raccolta e vendita di stelle alpine a privati e grandi clienti all’estero (da Monaco di Baviera al Trentino-Alto Adige), alla fine del secondo conflitto mondiale il negozio si trasforma in un luogo di breve ma intenso contrabbando di tabacco, sale, zucchero e petrolio con le vicine Zaga, Bovec, Bretto e alcuni paesi della Val Trenta; per poi tornare a essere l’attività commerciale principale per Lusevera e Uccea.

Da allora, e per settant’anni, Ottavina continua a lavorarci mantenendosi al passo con le mode e le esigenze dei clienti, superando gli anni difficili post terremoto del 1976 e la prematura perdita del figlio Valerio, poco più che trentenne, in un incidente stradale.

«È giusto ricordare l’impegno di questa donna che ha sempre preservato la sua forza e determinazione per soddisfare i bisogni della nostra comunità. Ottavina rimarrà il punto di riferimento di Pradielis – racconta l’amico Armando commuovendosi –. Purtroppo i paesi di montagna si stanno spopolando.

I clienti sono diventati una rarità. In montagna non è facile mantenere famiglia e attività, non ci sono agevolazioni e incassi sufficienti. Da anni per mantenere il negozio doveva utilizzare parte della sua pensione e poi, ultimamente, aveva avuto un calo dell’udito, i clienti dovevano leggerle il prezzo delle etichette sui prodotti perché lei non vedeva bene. Tutti la rimpiangeranno ma nessuno sarà in grado di sostituirla. Noi, suoi compaesani, la ringraziamo con immensa gratitudine».

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