Amnesty International scrive a Fedriga: "Sbagliato togliere lo striscione per Regeni dalla sede della Regione"

TRIESTE. Amnesty International "condanna" la decisione del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, di rimuovere lo striscione “Verità per Giulio Regeni”. L'iniziativa è, per l'ong, “una decisione sbagliata presa nel momento sbagliato“.
"Proprio mentre alti esponenti egiziani rilanciano la falsa tesi dell’omicidio di criminalità comune che potrebbe riguardare chiunque ovunque nel mondo e dall’interno del paese arrivano preoccupanti notizie sulla repressione in atto ai danni di avvocati e difensori dei diritti umani che collaborano alla ricerca della verità, il governatore Fedriga, ridicolizzando tra l’altro le campagne fatte “con striscioni e braccialetti”, dà una mano a coloro che ritengono che la ricerca della verità sia un fatto temporaneo, legato a contingenze politiche e che dopo un po’ vada abbandonata", scrive Amnesty in una nota sul proprio sito.
"Tutto questo a Trieste, uno dei luoghi in cui lo striscione per Giulio Regeni aveva maggiore significato. Rivolgiamo un appello affinché la regione Friuli Venezia Giulia torni sulla sua decisione e le altre regioni e gli oltre 250 comuni che hanno aderito alla campagna “Verità per Giulio Regeni” continuino a esporre lo striscione".
Il Movimento 5 Stelle, intanto ha affisso un cartello giallo alle finestre degli uffici del proprio gruppo consiliare, a Trieste. “Il cartello con la scritta ‘Verità per Giulio Regeni’ resterà esposto sulle finestre degli uffici del Gruppo Movimento 5 Stelle nella sede della Regione, nonostante la decisione del governatore Fedriga”.
Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali M5S del Friuli Venezia Giulia che incassano il pieno sostegno del portavoce alla Camera Luca Sut e della deputata M5S alla Camera, Sabrina De Carlo, prima firmataria della proposta di legge con cui è stata istituita la commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
“È un gesto simbolico, con il quale vogliamo ribadire la vicinanza alla famiglia ed esprimere il sentimento di una comunità che non vuole smettere di credere alla ricerca della verità”, spiegano i consiglieri M5S Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai.
“La scelta del presidente Massimiliano Fedriga di rimuovere lo striscione dal palazzo di piazza Unità a Trieste rappresenta un cattivo segnale, tanto più se la decisione non è stata condivisa con la famiglia di Giulio”, aggiungono gli esponenti M5S.
«Quelle forze politiche» come la Lega «che non hanno messo lo striscione, ma hanno avviato la commissione parlamentare di inchiesta hanno fatto qualcosa di realmente concreto».
Con queste parole il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha concluso il suo intervento in aula del Consiglio Fvg dopo la richiesta del Pd al presidente dell'assemblea, Piero Mauro Zanin, di esporre sulla sede di piazza Oberdan lo striscione giallo "Verità per Giulio Regeni".
Fedriga, tornando ancora sull'argomento, ha ribadito che si tratta di «una polemica assolutamente offensiva verso un dramma irrisolto accaduto a un cittadino del Fvg», ricordando di aver «scelto di non toglierlo perché era un dramma di una famiglia»
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