Ambiente Servizi, Centis attacca Di Bisceglie

S’infiamma il duello a San Vito. L’accusa: «Silenzi di fronte allo scandalo». Caccia ai voti di Delle Fratte
Di Andrea Sartori

SAN VITO. Quella che ieri era un’ipotesi ora sembra realtà: se i candidati sindaco Antonio Di Bisceglie e Tiziano Centis, che si sfideranno al ballottaggio del 19 giugno, hanno dichiarato che non ci saranno apparentamenti ufficiali con liste di centrodestra, la corsa ad accaparrarsi appoggi sottobanco pare essere in corso. Almeno stando alle parole di Valerio Delle Fratte, tra i due candidati sconfitti al primo turno, ma i cui voti e quelli della lista A.mo. San Vito – giunta terza – sono più che appetibili. Il suo “no” ad apparentamenti o appelli al voto si accompagna a quello già espresso da Forza San Vito, mentre Lega Nord e Fratelli d’Italia dovrebbero rendere nota la propria posizione nelle prossime ore. Intanto, Centis riparte all’attacco.

Apparentamenti “fantasma”. «Pensavamo di essere stati chiari – afferma Delle Fratte –, ma i molti contatti ricevuti in questi giorni da parte dei due schieramenti al ballottaggio ci obbligano a ribadire il concetto: non appoggeremo né Di Bisceglie né Centis, per rispetto dei nostri concittadini e in quanto non rappresentano il necessario cambiamento che i nostri elettori (e molti altri, che hanno ritenuto di esprimerlo con il non voto) hanno chiesto. E’ inutile che si insista nel cercare appoggio dai nostri candidati e fra i nostri elettori, che sono e rimangono liberi di decidere in piena autonomia cosa fare il 19 giugno». A.mo. San Vito, ribadisce Delle Fratte, è già ripartita per «far sentire la nostra voce, l’unica fuori del coro».

L’attacco di Centis. Un discorso ad alta voce, quello di Centis ieri nella loggia di piazza del Popolo, di fronte a un uditorio di sostenitori (candidati ed elettori delle liste Cittadini per San Vito e Alternativa Comune, ma si sono visti anche simpatizzanti già collocati a centrodestra). Ospiti i consiglieri regionali dei Cittadini (Gregoris, Paviotti ed Edera) e l’assessore regionale Paolo Panontin. «Da una parte i partiti, dall’altra noi – ha sottolineato Centis –, liste civiche, persone che si mettono al servizio della comunità senza prendere ordini dall’alto, senza vincoli con Roma o Trieste». Di Bisceglie è stato «bocciato da quasi due terzi dei sanvitesi – ha calcolato Centis –: lo avevamo avvertito, chidendo un cambio di passo. Si dichiara l’unico competente ad amministrare, lasciando intendere di avere amicizie altolocate che lo avvantaggerebbero nell’attività amministrativa. Per voi non è una schifezza?». Poi, la promessa: «Se il 19 giugno vinco io, cambiano tante cose». Non soltanto bilancio partecipato e ascolto dei cittadini, ma anche «un controllo rigoroso sulle società partecipate: il sindaco è stato zitto di fronte allo scandalo – così l’ha definito – Ambiente Servizi», ha detto Centis riferendosi all’indagine della Corte dei Conti sulla società (per la quale ha chiesto al presidente Isaia Gasparotto di dimettersi).

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