Altre tre vittime nelle case di riposo. A Pasiano oltre metà ospiti positivi

PORDENONE. Sono stati sette i decessi, tra domenica 13 e lunedì 14 dicembre, in provincia di Pordenone a causa del coronavirus. Situazione ancora grave nelle case di riposo. Un focolaio è scoppiato alla Casa Lucia di Pasiano, mentre ieri ha aperto l’ospedale di Spilimbergo in modalità Covid.
L’elenco si allunga. In ospedale sono deceduti i pordenonesi Felice Bertolin, 93 anni, e Domenico Caliman, 91 e Paolo Buffolo, 62 anni, di Prata. Aveva 74 anni ed era di Giais di Aviano, invece, Amedea Alloni, 74 anni, morta alla Rsa di Maniago. Valvasone Arzene piange Antonietta Ortolani, 97 anni. Ancora vittime alla casa di riposo di San Vito al Tagliamento, dove tra domenica notte e ieri sono mancate Onorina Gambellin, 92 anni, di San Vito, e Federica Sut, 92 anni, di Sesto al Reghena. Proveniva dalla casa di riposo di Castions di Zoppola, infine, Renato Battel, 79 anni, di Pescincanna di Fiume Veneto, deceduto in ospedale.
I nuovi positivi, nelle ultime 24 ore, sono stati 101, per un totale da inizio epidemia di 8.363. Ieri ha aperto il reparto Covid nella chirurgia dell’ospedale di Spilimbergo. Venti i posti per gli ammalati, che saranno trasferiti dalle medicine e dalla pneumologia di Pordenone: i nuovi posti letto in provincia serviranno a “sgravare” l’ospedale cittadino, ancora oberato con circa 170 pazienti ricoverati. Sarà un reparto a bassa intensità e non ad accesso diretto dal pronto soccorso. Resta intanto ancora congelato l’albergo sanitario per positivi, per cui si continua a trattare.
Focolaio alla Casa Lucia di Pasiano. Dei 55 ospiti, 30 sono risultati positivi al tampone rapido (11 i già confermati dal molecolare). Dei positivi cinque sono ricoverati tra ospedale e Rsa. «Abbiamo 30 contagiati – ha confermato il presidente Luca Viotto – in un piano completamente isolato. Sono anziani che hanno pochi sintomi o sono astintomatici. La situazione è seria e speriamo che evolva positivamente». I primi casi risalgono a 15 giorni fa e il presidente auspica che «già nei prossimi giorni qualcuno si negativizzi».
Una decina gli operatori positivi. Daniela Antoniello della Cisl sottolinea che «4 operatori si alternano con turni di 12–14 ore e dormono lì. C’è una sola infermiera che fa un turno dalle 8 alle 20. Chiediamo che chi di competenza metta in sicurezza immediata tutti gli operatori che stanno facendo turni massacranti perché possano continuare a garantire assistenza agli anziani». Alla casa di riposo di San Vito, intanto, i positivi sono arrivati a 128. Quindici i negativizzati negli ultimi giorni. Ieri ulteriori tamponi, che non hanno aggiunto positività, in tutto il reparto.
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