Un’altra condanna per Djouamaa, coinvolto nell’omicidio Tominaga: aveva rapinato un ragazzino
Il 22enne di Conegliano, condannato a un anno e 8 mesi per lesioni aggravate relativamente all’aggressione in centro a Udine che costò la vita all’imprenditore giapponese, nel 2023 aveva minacciato un minorenne per un paio di occhiali da sole

Nel giugno del 2024 il nome di Abd Allah Djouamaa, 22enne di Conegliano, è balzato agli onori della cronaca per essere stato uno dei tre ragazzi coinvolti nell’aggressione a Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese morto per le conseguenze di un pugno al volto. Il giovane se l’è cavata con una condanna a 2 anni di reclusione senza sospensione condizionale della pena per lesioni aggravate (dopo il venir meno dell’accusa di concorso morale in omicidio preterintenzionale), scesa a 1 anno e 8 mesi dopo la rinuncia a impugnare la sentenza.
Un anno prima però, nel luglio 2023, Abd Allah Djouamaa aveva rapinato un ragazzino a Lignano Sabbiadoro. Per questo era stato rinviato a giudizio.
Nei giorni scorsi il gup di Udine, Mariarosa Persico, al termine del rito abbreviato, l’ha condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione più 400 euro di multa. Djouamaa era difeso dall’avvocato Guido Galletti. Il 2 luglio 2023 si era avvicinato a due ragazzi minorenni insieme ad altri due soggetti, intimando a uno di consegnargli gli occhiali da sole che indossava. Per intimorirlo gli aveva appoggiato un braccio sulla spalla, dicendogli che non aveva intenzione di restituirli. Djouamaa aveva anche paventato l’ipotesi di poterlo malmenare con un coltello per il tono utilizzato nei suoi confronti. Poco dopo il 22enne si allontanava tenendosi gli occhiali, costringendo così il minore a raccontare tutto alla madre e a sporgere denuncia ai carabinieri di Lignano Sabbiadoro.
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