Alpini in lutto, addio a Osvaldo Bidinost

Capogruppo per 18 anni, è stato l’ideatore della nuova sede dell’Ana. Fu anche vicesindaco e consigliere provinciale

cordenons

È stato il capogruppo degli alpini di Cordenons per diciotto anni, arrivando a coronare il loro sogno: l’inaugurazione, nel 2014, della nuova sede di via Palladio. Con lui la comunità perde un uomo del volontariato, che ha speso una vita per il suo paese. Ex assessore comunale, è stato anche il “padre” dell’istituto d’arte (oggi liceo artistico) a Cordenons.

Osvaldo Bidinost è morto ieri a 81 anni all’ospedale di Pordenone, dove era stato ricoverato in gravi condizioni per un malore che lo aveva colto qualche giorno fa. Ex perito in pensione (aveva lavorato per anni alla Savio), le sue condizioni di salute erano precarie.

Bidinost ha “attraversato” i maggiori sodalizi della città lasciando in ciascuno di esse un segno della sua dedizione. Per questi meriti, nel 2012 aveva ottenuto il riconoscimento di cavaliere della Repubblica. «Con Osvaldo – dice l’attuale capogruppo, Dino Franco Venerus – noi alpini abbiamo combattuto contro i mulini a vento della burocrazia, per arrivare a costruire, grazie al volontariato, la nostra sede. Sempre disponibile e cordiale, dava se stesso in ogni cosa che faceva».

Lunedì – in occasione dei funerali che si svolgeranno in forma privata secondo le disposizioni ministeriali per il Covid-19 – il desiderio è che possa essere presente una rappresentanza degli alpini con il labaro. «Mio marito per il suo paese ha dato tanto – lo ricorda commossa la moglie Mariucci –. Era nel suo animo aiutare gli altri».

Nel 1999 Bidinost fu tra i soci fondatori della Pro Cordenons, per anni consigliere quindi socio benemerito e tra i coautori del primo libro su Cordenons. «Uomo di grande cultura e sempre sorridente – lo ricorda il presidente Celso Francescut – la sua scomparsa è una grande perdita. Siamo vicini alla moglie e ai figli Sabrina e Paolo».

Dal 1993 al 2000 Bidinost fu inoltre anche presidente della “Corale cordenonese” , dal 2002 impegnato nel direttivo del Ciavedal e tra il 2006 e il 2009 componente di quello dell’Utea, di cui fu «tra i primi soci attivi e legato come pochi al suo paese», dice il presidente Celso Ongaro.

Nel suo curriculum c’era anche la politica. Dal 1976 al 1982 Bidinost fu consigliere provinciale per la Dc e dal 1978 al 1993 assessore comunale all’istruzione e cultura, nonché – in una tornata – anche vicesindaco. «Pochi sanno – ricorda Giorgio Lovisa, segretario comunale dell’epoca – che fu grazie alla sua tenacia che a Cordenons si è insediato quello che è il primo istituto statale d’arte della Destra Tagliamento».–



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