Allarme zecche all’Aas3: decine di persone morse

Gemona: tante le richieste di informazioni da parte di persone preoccupate. L’esperto: centinaia i casi di sindrome di Lyme registrati lo scorso anno

GEMONA. Le segnalazioni stanno arrivando a decine, fanno capo alle persone che sono state morse dalle zecche nell’Alto Friuli e nella zona del Collinare.

E nelle ultime settimane sono moltissime le richieste di informazioni giunte al Dipartimento di prevenzione e all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 da parte di villeggianti o di persone preoccupate dal rischio di contrarre malattie diffuse dal morso di zecca. Diverse centinaia le persone che hanno contratto la sindrome di Lyme nel territorio dell’Aas3, mentre si è verificato un solo caso di encefalite da Tbe.

Dall’Azienda sanitaria è partita una campagna di informazione veicolata anche attraverso la messaggeria del servizio “WhatsAas3”. Ma l’opera di sensibilizzazione promossa dall’Aas3 è di lungo corso e sta dando risultati soprattutto in termini di vaccinazioni, che si possono fare gratuitamente negli ambulatori di Gemona, Resiutta, Tolmezzo, Ampezzo, Ovaro, Paluzza e Tarvisio.

«Facciamo prevenzione da un decennio – premette il responsabile del Servizio di igiene e sanità pubblica Andrea Iob – e la copertura vaccinale per i residenti è andata progressivamente aumentando nel tempo: oggi l’80 per cento dei residenti nella zona della Valcanale o del Canal del Ferro è vaccinato, valori che scendono al 40-50 per cento nelle aree collinari, come il Gemonese, ma a chi chiede di vaccinarsi in questo periodo suggeriamo di attendere il prossimo inverno perché ormai è troppo tardi per garantire una copertura».

Per prevenire l’encefalite da zecca è necessario sottoporsi a un ciclo con quattro dosi di vaccino – di cui tre nel primo anno – e il richiamo dopo un triennio, ma la protezione inizia una ventina di giorni dopo la somministrazione della seconda dose.

«Grazie alla costante opera di sensibilizzazione – precisa Iob – il numero di casi di encefalite da zecca è diminuito nel tempo: eravamo abituati a registrarne dai 4 ai 6 all’anno, ma nel 2015 e nel 2016 non ne abbiamo avuti e nel 2017 ce n’è stato uno solo».

Non esistono, al momento, vaccini per la malattia di Lyme o per l’Erchiliosi, infezioni che possono essere trasmesse attraverso il morso di zecca.

È quindi opportuno durante le escursioni camminare al centro dei sentieri evitando il contatto con la vegetazione, indossare abiti chiari con maniche e pantaloni lunghi e utilizzare repellenti contro gli insetti sulle parti esposte. Al rientro è sempre bene effettuare un’accurata ispezione su tutto il corpo e rimuovere tempestivamente le eventuali zecche.

La probabilità di ammalarsi è bassa se la zecca viene rimossa entro le 24-48 ore.

La data di asportazione va comunque annotata e riferita al medico qualora insorgano problemi di salute.

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