Alla scoperta dei tesori con cartoline “parlanti” e audioguida bilingue
CIVIDALE
I più antichi testi sloveni conservati in Italia e fra i primi esempi in assoluto di sloveno scritto, il manoscritto di Cergneu e quello di Castelmonte – risalenti al XV secolo e custoditi, rispettivamente, dal Museo archeologico nazionale e dal Museo cristiano cividalesi –, diventano patrimonio collettivo grazie a un intelligente e articolato progetto, frutto di un lungo lavoro sfociato nella digitalizzazione dei documenti e nel loro “abbinamento”, in una logica di promozione cultural-turistica, a una guida e a un’audioguida bilingue della città ducale nonché a una cartolina “parlante” che spalanca finestre sulle bellezze del territorio.
Presentata ieri pomeriggio a palazzo de Nordis, l’operazione permette dunque a tutti gli interessati di consultare virtualmente, tramite tablet messi a disposizione delle due realtà museali, testimonianze dall’inestimabile valore linguistico ed etnografico. Parallelamente, come detto, il sistema di accoglienza e accompagnamento dei visitatori alla scoperta dei tesori locali si arricchisce di strumenti multimediali «che segnano un importante sviluppo – ha sottolineato l’assessore Giuseppe Ruolo – nell’offerta turistica della città ducale, sempre più al passo coi tempi». Il percorso andrà naturalmente proseguito, «affiancando altre lingue – ha anticipato sempre l’assessore – all’italiano e allo sloveno dell’attuale guida cartacea e dell’audioguida».
Ideato da Michela Predan e poi condotto e completato da Pamela Pielich, con il supporto di numerose professionalità, “Cividale e le antiche testimonianze della lingua slovena” (questo il titolo del lavoro, attuato dall’amministrazione civica grazie alla vittoria di un bando regionale) apre insomma una via, come rimarcato dal sindaco Daniela Bernardi, «nel segno della cultura e della promozione territoriale, che devono procedere insieme». Compiacimento per gli esiti dell’iniziativa è stato espresso dalle direttrici dei due Musei coinvolti, Angela Borzacconi ed Elisa Morandini, e dall’ospite d’onore della giornata, la senatrice Tatjana Rojc, che rimarcando l’estrema preziosità dei manoscritti, e dunque della progettualità volta alla loro divulgazione, ha definito Cividale «una delle capitali ideali d’Europa». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto