Alla riscoperta del borgo disabitato

L’escursione: un’ora di cammino in val Raccolana tra le trincee della guerra

TARVISIO

Con una bella camminata di circa un’ora e mezza, lungo il sentiero che era mulattiera della Grande Guerra, partendo da Chiusaforte, si raggiunge facilmente Patocco, borgo ormai disabitato, sito a quota 770 metri, su un “balcone” soleggiato della Val Raccolana. È un’ escursione che all'inizio presenta la salita che da Raccolana (di fronte a Chiusaforte) permette di raggiungere l'inizio della valle del rio Patoc. Valle dove il cammino avviene attraversando la pineta, fra gli splendidi silenzi della natura, solo accompagnato dal canto degli uccelli e con, in sottofondo, il rumore gentile delle acque del rio che, sussurrando, scendono fra i bianchi sassi. Risalendo la valletta verso Patocco, a metà strada si incontra il “Crist da la polse”. Si possono notare anche i resti delle fornaci che servivano a fare la calce per costruire le case del borgo e poco prima di raggiungere il paesino vi sono anche i resti della teleferica di guerra che collegava la val Raccolana al fortino sul Colle della Beretta. D’estate a Patocco si incontrano quanti ritornano al luogo d’origine e da loro si possono avere interessanti notizie sui luoghi visitati.

Questo, infine, il programma delle escursioni naturalistiche in questo fine settimana. Domani, alle 9, la gita all'Altopiano del Montasio e alle 14, la visita al Fontanone di Goriuda (per entrambe ritrovo al Piazzale di Sella Nevea). Pure da Sella Nevea, venerdì, alle 9, la gita al “Carsismo” del Canin.Venerdì, infine, la visita, sui percorsi storici bellici, al Forte Hensel di Malborghetto e al Vallo Littorio di Valbruna (ritrovo all'ingresso del paese).

Giancarlo Martina

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