Alla Bioman energia dai rifiuti
Nel corso della visita dell’impianto Bioman al Dandolo di Maniago, che si occupa del trattamento di scarti umidi e verde, il presidente della società Fabio Piovesan ha annunciato ai rappresentanti dei soci pubblici di Atap che hanno visitato gli impianti della Snua e della Bioman (le due realtà partecipate da Atap al 54 e al 20,1 per cento nel settore rifiuti), che è stato collaudato positivamente anche il secondo lotto della struttura, riservato alla produzione di energia elettrica. Dunque si potrà operare (probabilmente già entro la fine di questa settimana) a pieno regime. La portata massima dei conferimenti salirà a 280 mila tonnellate annue: in pratica potrebbe servire l’intero territorio regionale. E allo stesso tempo si potrà produrre elettricità (30 gigawattora all’anno), in parte utilizzata per coprire i consumi interni (circa 6 gigawattora) e per la restante parte (circa 24 gigawattora) immessa in rete: soddisferebbe le esigenze di 1.200 utenze. Contatti con il Comune di Maniago pure per sfruttare l’energia termica prodotta nell’iter di trattamento dei rifiuti al fine di realizzare, come avvenuto in altre realtà del Triveneto, una rete di teleriscaldamento.
Con la Bioman operante a pieno regime, «i comuni della provincia di Pordenone – ha dichiarato Piovesan - non saranno più costretti a portare la loro quota di umido, che oggi ammonta a circa il 30 per cento (dalle 26 mila alle 28 mila tonnellate annue) della produzione totale, fuori regione (soprattutto a Este), con conseguenti benefici sotto il profilo delle tariffe di smaltimento»,anche perchè il 98 per cento dei rifiuti viene riutilizzato e solo il 2 per cento portato in discarica. La riduzione «ammonterebbe almeno al 20 per cento». Ora la tariffa media si aggira attorno ai 120 euro a tonnellata. La visita alla Bioman ha seguito quella dell’impianto Snua ad Aviano, dove vengono trattate circa 100 mila tonnellate di rifiuti secchi l’anno, di cui 43 mila rientrano nelle filiere produttive sotto forma di carta, plastica e metalli.
Il presidente dell’Atap, Mauro Vagaggini incontrerà venerdì l’amministratore unico di Gea, Marco Tullio Petrangelo, e il presidente di Ambiente Servizi, Isaia Gasparotto «per trovare una sinergia, supportata da un piano industriale, per una società unica dei rifiuti. A beneficiarne sarebbero le tasche dei cittadini».
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