Alex Zanardi, l'amico Paolo Banchini in lacrime: "Ero davanti a lui, poi ho sentito un gran rumore"

SIENA. «Ero davanti, ho sentito questo grande rumore, mi sono voltato. Ho visto una cosa che non avrei voluto mai vedere nella mia vita. Alex Zanardi, era ribaltato, in un piccolo fosso». Paolo Bianchini ha assistito all’incidente con il quale, di nuovo, il destino ha aggredito il pilota e campione paralimpico. Alex, 54 anni, sta lottando all’ospedale di Siena, le sue condizioni sono gravissime, qualcuno in serata ha scelto l’aggettivo ulteriore: “disperate”. Zanardi era sulla sua handbike, insieme a una trentina di amici e atleti paralimpici del suo team, Obiettivo 3. È stato un cambio di direzione inspiegabile; poi un urto impressionante, contro un camion che trasportava cereali.
Siamo in Val d’Orcia, uno dei paradisi italiani. Sono le 16,45. La scena è una strada provinciale, la 146 nel comune di Pienza. Si percorre una delle tappe della staffetta tricolore, voluta proprio da Alex per celebrare la ripartenza dell’Italia dopo il Coronavirus. Un primo gruppo di ciclisti, con Zanardi, stava scendendo dalle colline tra Pienza e San Quirico: lo aspettavano in piazza per le 17. Zanardi sembra aver perso il controllo del suo mezzo in corrispondenza di una curva in un tratto in leggera pendenza. E a quel punto c’è stato un impatto frontale. Uno schianto tra l’uomo e la stanga del rimorchio di un bilico che si trovava a transitare in direzione opposta.
Il casco schizza per aria rompendosi, il corpo vola nella fossetta. I compagni, vedono, si fermano, capiscono. Alex è esanime. In un primo momento sembra addirittura non respirare. Poi gli occhi si aprono ma il respiro è lento. Arriva anche il secondo gruppo di atleti, arrivano i soccorsi. I carabinieri, i vigili del fuoco, l’elisoccorso, la polizia municipale. La strada viene chiusa per consentire gli interventi. Zanardi viene immobilizzato con il collare e trasferito in elicottero all’ospedale di Siena dove arriva intorno alle 18. È come se un gigantesco silenzio, spettrale e sgomento, avvolgesse un’intera provincia.
C’è un delicatissimo intervento chirurgico in neurochirurgia per il trauma alla testa. Dopo mezz’ora è il direttore del pronto soccorso senese Bova a emettere il primo bollettino: «Alex Zanardi è stato sottoposto a rapidi controlli. È in condizioni di estrema gravità». Intorno alle 20 a Siena arrivano anche la moglie Daniela e il figlio Niccolò. Una breve sosta nella tenda della protezione civile allestita per i controlli anti covid e senza parlare entrano in ospedale.
Arriva anche il ct per il coordinamento del settore paralimpico Mario Valentini. «Per fortuna non ho visto la scena – dice in lacrime con un filo di voce - Spero che si salvi. Non possiamo perdere un grande atleta e un grande uomo. Ha dato tanto alla nostra causa». Proprio la sera prima Valentini e Zanardi si erano confidati. «Mario io e te abbiamo cambiato la disabilità – aveva detto Alex al ct - Oggi la guardiamo con rispetto, con amore, tutti parlano male dell’Italia ma siamo un popolo che la disabilità la rispetta». «Alex – continua Valentini - contribuisce in un modo fondamentale , un giorno racconterò ò le parole che mi ha detto in una confessione. Ma spero di non doverle dire».
Dell’incidente si occupa la pm Serena Menicucci. A lei, dopo i rilievi dei carabinieri, il compito di ricostruire la dinamica. L’autista del camion in via precauzionale è stato trasferito in ospedale per i controlli sull’alcol test e i prelievi ematici. Ma al momento il quadro, confermato da molti testimoni oculari, sembra chiaro. Resta da capire cosa possa essere successo a quella handbike, per quale motivo abbia scartato così tanto di lato, perdere aderenza e finire contro quel mezzo. Una risposta potrebbe darla un video amatoriale sull'incidente che i carabinieri hanno acquisito. Le immagini potrebbero chiarire la dinamica, ma gli inquirenti indagano anche sull'organizzazione della corsa.
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