Al prof pordenonese Enrico Galiano il premio "Città di Como"
Ha vinto nella sezione narrativa opera prima. Nella poesia secondo classificato Gianmario Villalta

Enrico Galiano, scrittore e professore pordenonese (uno dei cento migliori d’Italia secondo master prof.it), blogger e collaboratore del Messaggero Veneto, è il vincitore – nella sezione narrativa edita e per l’opera prima – del Premio internazionale di letteratura Città di Como.
Il riconoscimento gli è stato consegnato sabato sera, a Villa Olmo, da Dacia Maraini, componente della prestigiosa giuria presieduta da Andrea Vitali e formata, fra gli altri, anche dallo scienziato e scrittore Edoardo Boncinelli, dal poeta Milo De Angelis e dal direttore del Domenicale del Sole 24 Ore Armando Massarenti.
Galiano ha vinto con il suo “Eppure cadiamo felici” (Garzanti, 2017, ormai alla quarta ristampa), «che racconta – così la motivazione – una storia capace di catturare le emozioni più nascoste della sensibilità giovanile. Una storia che non solo riguarda i suoi studenti ma che riesce a toccare le corde più profonde delle emozioni di tutti noi per farci comprendere che dai sentimenti non deve derivarci paura».
L’autore pordenonese, al suo primo riconoscimento, non è il solo ad aver tenuto alta la bandiera regionale. Anche Gian Mario Villalta, poeta, scrittore e direttore artistico di pordenonelegge (che nel suo bagaglio ha già diversi premi importanti) è infatti il “secondo finalista” (in sostanza il secondo classificato) della sezione poesia edita con “Telepatia” (Lietocolle, 2016), libro che la giuria ha definito “sinfonico, una costellazione di temi e di simboli, un viaggio appassionato nelle terre del nordest, nelle strade dei maestri, dei figli, degli antenati, nella saggezza dei cieli e degli alberi, con un forte senso civile e l’esigenza assoluta di una nuova comunità”.
Un’edizione da record, questa – la quarta – per il premio Città di Como, che ha contato 2.100 partecipanti, fra i quali sono stati selezionati 112 finalisti. Comprensibilmente felice, Galiano, attualmente alle prese con il nuovo libro, atteso per aprile 2018, ha dichiarato di essersi emozionato ascoltando Milo De Angelis parlare del potere della poesia e di aver raccontato a Dacia Maraini una storia su Pier Paolo Pasolini (suo grande amico) che nemmeno lei conosceva e che risale a quand’era maestro elementare a Versuta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video