Al posto di 4 padiglioni parcheggi e aree verdi

Un iter lungo quello del nuovo ospedale. Iniziato con l’avvio dei primi due lotti nel 2001. In mezzo nove anni di stop per motivi tecnico amministrativi e l’attivazione della struttura di 7 piani arrivata solo nel 2015, per un costo complessivo – assieme a quello per la centrale tecnologica, il centro servizi laboratori e le nuove gallerie – di 110 milioni (più Iva). Ora però si guarda al futuro. Che parla della demolizione di quattro padiglioni: il padiglione 6 (Pensionanti) al posto del quale sorgerà un parcheggio da 210 posti. Questo intervento potrà partire solo quando sarà completato il trasferimento del reparto materno infantile con Ostetricia e Ginecologia al padiglione 7 Petracco che sarà oggetto di una serie di interventi di sistemazione – in particolare in Pediatria – per rimetterlo a nuovo (entro un paio di anni). Le altre demolizioni riguarderanno successivamente i padiglioni 3 e 4 che lasceranno spazio a un’area verde e il padiglione 10 al posto del quale sarà realizzato un hub logistico con accesso merci, servizio mensa, spogliatoi ma per il quale si attendono ancora i finanziamenti.
Proseguono intanto le opere di sistemazione al padiglione 9 Scrosoppi (1,2 milioni più Iva), che da domani accoglierà al primo piano il centro residenziale di cure palliative (Hospice) ora ospitato al Gervasutta, al padiglione 8 Nuove Mediche, realizzato agli inizi degli anni Ottanta, che richiede molti interventi di manutenzione e per i quali al momento ci sono a disposizione solo 3,7 milioni e al padiglione 1 di ingresso. Parola d’ordine, dunque, investimenti. Ad assicurarlo anche l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi che ieri ha anche partecipato alla donazione di tre poltrone per prelievi regalate dalla sezione udinese della Lilt al dipartimento di Oncologia (dono, di oltre 8 mila euro, possibile grazie alle elargizioni di pazienti oncologici, ex pazienti e loro parenti e alla Banca di Udine). «L’ospedale di Udine – ha affermato Riccardi – diventerà il baricentro della più grande Azienda del Fvg. L’avvio di questo cantiere è un risultato davvero importante che attesta l’attenzione della Regione al settore. Attenzione testimoniata dai 600 milioni di euro investiti in cantieri aperti nella sanità. Dopo il fronte di Udine e Pordenone, speriamo di sbloccare l’impasse burocratico dell’ospedale di Cattinara. Lo sforzo finanziario riguarderà non solo i tre grandi ospedali hub della regione ma che anche i distretti e gli ospedali di rete, in quanto non verrà chiusa alcuna struttura, perché i centri ospedalieri spoke avranno delle specializzazioni e dei mandati chiari, che consentirà loro di attrarre i professionisti, oltre che i pazienti». —
V.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto