Air Dolomiti vola... al Malignani in cerca di manutentori e piloti

Air Dolomiti vola... al Malignani di Udine in cerca di nuovi manutentori e piloti. La compagnia nata nel 1991 nell’aeroporto di Ronchi dei Legionari ed entrata nella galassia Lufthansa con base a Villafranca di Verona, ha varato l’estate scorsa un piano di ampliamento da 100 milioni di euro. L’obiettivo è quello di passare dai 12 veicoli attuali ai 26 entro il 2023, aprire due nuove basi a Torino e Firenze e raddoppiare il proprio organico, oltre a creare una propria accademia di volo grazie alla quale nasceranno nuovi piloti.
Un potenziamento che richiede personale qualificato per far fronte a un mercato che pare in forte espansione, come confermano anche i due più grandi produttori al mondo di aerei civili, Airbus e Boing, che prevedono da qui al 2030, tra Europa e Asia, circa 600 mila assunzioni di manutentori e 500 mila di piloti. Da qui l’idea di Air Dolomiti di “pescare” direttamente anche tra gli allievi aeronautici dell’Its Malignani, i cui ex studenti costituiscono il nerbo dello staff tecnico di Air Dolomiti che conta attualmente circa 600 dipendenti. E così, gli “scouter” aziendali della compagnia, rappresentati dal direttore tecnico Marzio Caneva, da Francesco Cucuzza e dalla responsabile delle risorse umane Barbara Chiaromonte, accolti dal dirigente dell’istituto Andrea Carletti, hanno incontrato questa settimana gli allievi delle classi quinte della sezione trasporti e logistica aeronautica, ma soprattutto i 26 studenti manutentori del Malignani che hanno sostenuto i colloqui di tirocinio e di lavoro per essere operativi già dal mese di febbraio.
Il Malignani è l’unico in regione a formare tecnici superiori per l’industria meccanica e l’unico nel triveneto a formare tecnici superiori per l’industria aeronautica. Chiaro, dunque, che la compagnia controllata al 100% da Lufthansa, ma con cuore ancora italiano, vada a caccia di personale proprio tra chi come il Malignani dal 1923 ha sempre contribuito in modo determinante allo sviluppo tecnologico delle principali e più innovative aziende del Friuli Venezia Giulia e non solo. Un’opportunità per i ragazzi, dunque, per far decollare il prima possibile e con successo la propria esperienza lavorativa.
Stefano Zucchini
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto