Ai domiciliari dopo l’arresto a Polcenigo

POLCENIGO Erano stati arrestati dai carabinieri di Polcenigo, nel Pordenonese, il 5 gennaio di quest'anno per spaccio di cocaina. I fratelli Giuseppe e Massimo Scutola, originari di Tricase (Lecce),

POLCENIGO

Erano stati arrestati dai carabinieri di Polcenigo, nel Pordenonese, il 5 gennaio di quest'anno per spaccio di cocaina. I fratelli Giuseppe e Massimo Scutola, originari di Tricase (Lecce), e Pierluigi Scarpa, tutti e tre residenti a Cordignano, e difesi dall’avvocato Alessandra Nava, hanno ottenuto gli arresti domiciliari dal gip Silvio Maras. Inoltre il pubblico ministero, Giovanni Cicero, ha chiesto l'archiviazione dei reati per le contestazioni più pesanti a loro carico.

I tre, come detto, erano finiti in manette assieme ad altri due stranieri, mentre per un terzo albanese era stato ordinato l’obbligo di dimora. In quell’occasione erano stati segnalati dal prefetto venticinque assuntori, prevalentemente operai. L’attività investigativa della stazione dei carabinieri di Polcenigo era cominciata nel giugno 2010: un giovane, uscito dal giro della droga ed entrato in comunità, aveva raccontato qualche segreto dell’universo spaccio ai militari dell’Arma. Al centro del giro un albanese, Pirro Kondo, 31 anni, residente prima a Sacile e poi a Fontanafredda, operaio per una ditta dell'alta tensione a Vittorio Veneto, incensurato e con uno stile di vita piuttosto sobrio.

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