Afpo una storia lunga vent’anni

È un libro singolare quello presentato alcuni giorni or sono in sala Ajace a Udine, nel corso di un affollato incontro, con il dottor Romano Vecchiet a fare gli onori di casa, ed il sindaco Furio Honsell, che non ha voluto mancare per portare il suo caloroso saluto a nome della comunità cittadina.
Il libro si intitola «Afpo: una storia lunga venti anni», e racconta l’esperienza dell’associazione friulana di psico-oncologia, che con i suoi volontari, da oltre venti anni, è vicina ai malati di cancro ed alle loro famiglie, per offrire assistenza e conforto nella fase finale della malattia.
Un’esperienza davvero particolare, quella iniziata, oltre venti anni fa, dai promotori di questo sodalizio, che apriva una finestra su aspetti e problematiche di una malattia che per troppo tempo – soprattutto per quanto riguarda la sua fase finale – era appena nominata, e con grande discrezione, e che puntava a realizzare una relazione diversa con la persona malata, nell'ottica della “mission” che le avevano dato i fondatori della Associazione: «Se guarire non sempre si può, consolare e curare sempre si deve».
Quell’esperienza si è fatta storia nel libro «Afpo: una storia lunga venti anni», curato da Roberto Iacovissi. Con l’autore, a presentare il libro in sala Ajace, la presidente della associazione, Maria Paiero, che ha parlato della complessa realtà del volontariato oncologico; l’oncologo dottor Giorgio Morandini, che della associazione ne ha ricordato la nascita e le motivazioni che erano state alla base della sua istituzione; il dottor Longino Panzolli, che si è soffermato sulla filosofia delle cure palliative e della terapia del dolore, ed il dottor Stefano Bertolissi, che nel suo intervento ha raccontato la sua esperienza nello sviluppo della formazione del volontario. Suggello particolarmente toccante dell'incontro, la lettura di testimonianze dei volontari, lette da Francesco Zuppel. L’associazione comunica che quanti non hanno potuto ritirare una copia del libro possono contattarla telefonando al 335-1804834 o mandando una email a afpo@libero.it.
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