Affiggono il “papiro” per la laurea, multa di 208 euro

SACILE. Multa di 208 euro per il tazebao della laurea di Tommaso Ros appeso in piazza del Popolo: è considerata un’affissione abusiva. Censurata la goliardia universitaria a Sacile: la polizia locale ha deciso di usare il pugno di ferro contro l’affissione selvaggia di volantini, cartelli e striscioni che a ondate invadono la città. Ma la famiglia Ros non ci sta. «Signor sindaco, ci rifiutiamo di pagare il bollettino di 208 euro – erano imbufaliti Virginio Ros e la moglie nell’assemblea pubblica a San Giovanni del Tempio l’altra sera –. Fuori il nome di chi ha sollecitato il pugno di ferro dei vigili urbani: sappiamo che è un consigliere comunale di opposizione. Nostro figlio si è laureato “cum laude” e ci multate il suo tazebao, uno tra i tanti appesi sulle colonne in centro città? E’ un’ingiustizia: in Comune e alla Pro Sacile hanno timbrato il manifesto di laurea e detto che non c’erano tasse da pagare sull’affissione. Prima autorizzate e poi multate?».

La famiglia Ros ha sventolato davanti agli assessori allibiti la notifica di contravvenzione. «Tommaso si è laureato in Scienze motorie con 110 e lode: un’eccellenza – ha continuato la madre tra gli applausi dei residenti –. Vogliamo vedere in faccia quel tipo che ha sporto denuncia». L’ipotesi è quella di danneggiamento di beni pubblici e privati. «Nessuno aveva pensato a questa casistica – ha risposto il sindaco Roberto Ceraolo –. Potremmo proporre di escludere i “papiri” delle lauree dalle affissioni abusive». L’assessore alla sicurezza Placido Fundarò è sbottato: «C’è un consigliere che si impiccia troppo». Imbarazzo generale e si passa alla verifica. «La colonna non aveva l’avviso “divieto di affissione” – ha protestato Virginio Ros –. Chi è stato a denunciare il degrado provocato da un “papiro” di laurea?».(c.b.)