Aereo precipita in decollo a Ravenna: grave un paracadutista pordenonese
L'incidente a Ravenna, dove l'uomo voleva lanciarsi col paracadute. Altri dieci i feriti, tra i quali un dodicenne

RAVENNA.
La carcassa dell'aereo e poco più in là a terra, sparsi su quel campo di grano che si apre attorno alla pista di decollo, tutti i paracadutisti feriti con ancora l'attrezzatura addosso. È questa la scena che attorno alle 16 di sabato scorso si è presentata ai primi soccorritori arrivati sul luogo in cui è precipitato un Pilatus D-12 Fata, caduto in fase di decollo nei pressi del piccolo aeroporto "La Spreta", alle porte di Ravenna.
Dentro c'erano nove paracadutisti amatoriali, tra cui un sessantaduenne di Pordenone di cui per il momento le autorità che stanno indagando sui fatti hanno preferito non rivelare l'identità, un passeggero (un ragazzino di 12 anni) e il pilota. Tutti feriti, di cui cinque in maniera seria, ma si è sfiorata la tragedia. La più grave è una ragazza, che è stata portata via in coma, mentre in coma farmacologico è anche il pordenonese, ricoverato all'ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna.
A parte il pilota, che è del posto, un parà (della frazione di Russi) e il minorenne (di Faenza), tutti gli altri erano arrivati apposta da fuori per lanciarsi su quello che è uno dei più grandi campi volo d'Italia. Oltre al ferito di Pordenone, due feriti sono di Cesena, uno di Rimini, uno della provincia di Bari, uno di Padova, uno di Vicenza, mentre la ragazza in pericolo di vita è di San Marino. Ieri è stata operata d'urgenza e si sta facendo di tutto per riuscire a salvarle la vita.
«Lo abbiamo visto alzarsi fino a una trentina di metri da terra - hanno riferito alcuni appassionati di aeromodellismo che hanno assistito a tutta la scena -, poi c'è stata una virata improvvisa a sinistra, e lo schianto».
Tra i primi ad arrivare sui feriti, un giovane che ha cercato di allontanarne alcuni di peso dalla carcassa per timore che il carburante, copiosamente fuoriuscito, potesse prendere fuoco. Poco dopo è arrivato anche il piccolo mezzo antincendio dell'aeroporto che ha sparso schiuma. Quindi subito sono arrivate una decina di ambulanze, due eliambulanze, quattro mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia.
I feriti sono stati distribuiti tra gli ospedali di Ravenna, Forlì, Cesena e Bologna. Sul posto, anche il comandante provinciale dei carabinieri, Guido De Masi, e il sindaco Fabrizio Matteucci. La carcassa del velivolo, affondata nella schiuma e con la carlinga accartocciata e le ali ripiegate, è stata posta sotto sequestro.
L'agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha già aperto un'inchiesta. Lo stesso ha fatto la Procura della Repubblica di Ravenna. Si vuole capire in particolare, da parte dei carabinieri e della polizia, come pure dei periti che sicuramente saranno nominati nelle prossime ore, quali cause abbiano determinato l'anomala virata e se quel tipo di velivolo potesse trasportare quel numero di passeggeri.
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