Adesca un minorenne per sesso, anziano in cella

Un uomo di 70 anni è accusato dai carabinieri di prostituzione minorile Avrebbe concordato una prestazione in cambio di pochi euro. Oggi l’udienza
Di Luana De Francisco
ANTEPRIMA Udine 12 aprile 2008. Arrestato rissa Bar Salam. Telefoto Copyright / Foto Agency Anteprima Udine
ANTEPRIMA Udine 12 aprile 2008. Arrestato rissa Bar Salam. Telefoto Copyright / Foto Agency Anteprima Udine

Lui ha i capelli bianchi e la pelle raggrinzita, ma anche coraggio e spudoratezza da vendere. L’altro è ancora talmente giovane, da non sapere dare un valore al denaro e neppure alla morale. Risultato: il primo, un uomo di 70 anni residente a Reana del Rojale, adesca il secondo, un ragazzo di 15 anni incontrato a Udine, e lo convince a fargli una prestazione sessuale in cambio di pochi euro. L’ennesimo triste episodio di pedofilia si è consumato alla stazione dei treni di viale Europa unita, nel pomeriggio di martedì. Una gran brutta storia, conclusa però con l’arresto in flagranza di reato dell’anziano, sorpreso e incastrato da alcuni carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Udine, in servizio nella zona per una serie di altri controlli.

Il caso sarà discusso stamani, davanti al gip del tribunale di Udine, nell’udienza di convalida dell’arresto chiesto ieri dalla Procura dello stesso capoluogo friulano. Prostituzione minorile l’ipotesi di reato contestata all’uomo dal pm Alessandra Burra, il magistrato al quale è stato assegnato il fascicolo. Gli atti passeranno poi alla Procura distrettuale di Trieste, competente in materia, per il prosieguo delle indagini preliminari. «Purtroppo - ha affermato ieri il procuratore capo, Antonio Biancardi -, non siamo nuovi a fatti di questo genere. Data la natura del reato, comunque, l’inchiesta sarà condotta dai colleghi triestini».

È stato ancora una volta il fiuto dei carabinieri del Nucleo investigativo, da qualche giorno al comando del maggiore Roberto Scalabrin, a riconoscere la stranezza degli atteggiamenti dell’anziano e a spingerli a tenerlo d’occhio, fino a coglierlo con le mani nel sacco. Tutto comincia all’autostazione delle corriere, dove - stando a quanto ricostruito poi dagli inquirenti - il 70enne avrebbe adocchiato il giovane su una banchina, forse in attesa dell’arrivo di un pullman, e gli si sarebbe avvicinato, approciandolo con fare gentile. Sono circa le 17. Da lì, la “strana” coppia si sarebbe successivamente spostata alla vicina stazione dei treni. Ed è qui che l’occhio vigile dei militari, che in quel momento si trovavano nella zona, in borghese, per un servizio in materia di spaccio e consumo di droga, è caduto sull’uomo e sul ragazzino che era con lui.

Vedendoli uscire dal bagno e osservandone poi i rispettivi atteggiamenti, impacciati e circospetti, i carabinieri hanno intuito di trovarsi di fronte a qualcosa di anomalo. L’epilogo è quello che ipotizza, appunto, un caso di pedofilia. Accusa della quale l’uomo avrà facoltà di difendersi oggi davanti al giudice. Stando alle prime ipotesi, la prestazione sessuale si sarebbe svolta con il consenso del minore, al quale il “nonno” aveva promesso in cambio una modesta somma di denaro.

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