Addio Genesio, fondatore del Trio Pakai

Nella chiesa di San Osvaldo la Carnia saluterà oggi, giovedì, per l’ultima volta, Genesio Puntel, uno dei fondatori dello storico Trio

PALUZZA. Nella chiesa di San Osvaldo la Carnia saluterà oggi, per l’ultima volta, alle 14.30, Genesio Puntel, uno dei fondatori dello storico Trio Pakai. A celebrare le esequie del popolare personaggio, spentosi all’età di 91 anni, sarà don Tarcisio Puntel, cugino dello scomparso.

Genesio si è fatto conoscere in Friuli e anche all’estero per il suo estro musicale, in particolare nel ruolo di contrabbassista con il Trio Pakai.

Da giovane aveva preso, come molti altri carnici, la via dell’emigrazione, recandosi in Alsazia in Francia a fare il muratore. Rientrato in Italia ritrovò subito la sua passione per la musica, dapprima riprendendo la fisarmonica, imparata a suonare dal nonno, quindi, molto eclettico, iniziando a suonare anche altri strumenti, il sax, il clarino, l’armonica a bocca, ma specialmente il contrabbasso, suo vero cavallo di battaglia.

Con Amato Matiz e Paolo Morocutti, nel 1972 fondò il Trio Pakai. Dovevano eseguire insieme il valzer popolare che avrebbe costituito la colonna sonora di un filmato d’intonazione turistica girato a Cabia e a San Pietro di Zuglio.

Quando il tecnico del suono chiese il nome del complesso, i tre amici dopo breve consultazione esclamarono "Trio Pakai" dal soprannome di famiglia di Amato. Poi, un viaggio a Capodistria per registrare una canzone e qui iniziò il cammino in ascesa nei successi di questo famoso Trio, conosciuto anche oltralpe.

Recentemente viveva con il figlio Elvio a Cleulis, ammalatosi a una gamba è stato sottoposto a una operazione all'ospedale di Tolmezzo, ma alcune complicazioni, come racconta il figlio Elvio, lo hanno sconfitto martedì pomeriggio.

Lascia una importante testimonianza nella storia musicale friulana, un vuoto nel panorama culturale, musicale e folk carnico; saranno certamente in molti oggi ad accompagnarlo nell'ultima dimora accanto ai figli Beatrice, Caterina, Mercedes e Elvio. (g.g.)

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